Bruxelles – Era il momento più atteso per l’Unione Europea alla Cop28 apertasi giovedì scorso (30 novembre a Dubai). “Abbiamo costruito un’ampia e forte coalizione di Paesi impegnati nella transizione verso l’energia pulita”, sono state le parole della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, lanciando l’Impegno globale per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica, l’iniziativa che fissa gli obiettivi globali al 2030 di triplicare la capacità installata di energia rinnovabile (almeno 11 terawatt) e raddoppiare le misure di efficienza energetica (dal 2 al 4 per cento annuo). “Sempre più Paesi si stanno unendo, giorno e notte”, ha sottolineato oggi (4 dicembre) la commissaria per l’Energia, Kadri Simson, rendendo noto che a due giorni dal lancio ufficiale dell’iniziativa “già 121 Paesi hanno firmato“.
L’Impegno globale su rinnovabili ed efficienza energetica era stato indicato nell’intervento congiunto di von der Leyen e del presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, in sessione plenaria della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici come uno dei risultati che avrebbero reso la Cop28 capace di “fare la storia”, se adottato all’interno del piano multilaterale finale. A riassumerne il motivo è stata la stessa commissaria responsabile per l’Energia al panel di alto livello ‘Potenziare la transizione all’energia pulita’ di questa mattina: “È un segnale forte che insieme possiamo muoverci per il futuro dell’energia pulita di cui il pianeta ha disperatamente bisogno, l’esperienza dimostra che la transizione pulita può fornire sicurezza energetica e il raggiungimento degli obiettivi climatici“. L’iniziativa guidata da Unione Europea, Stati Uniti ed Emirati Arabi è stata sviluppata con il supporto dell’Agenzia internazionale per l’energia (Iea) e dell’Agenzia Internazionale per le energie rinnovabili (Irena), in vista del “risultato negoziato più ambizioso possibile alla fine della Conferenza di quest’anno”, sottolinea la Commissione Ue in una nota.
Nel chiedere “azioni concrete per eliminare gradualmente i combustibili fossili dai sistemi energetici a livello globale”, Bruxelles ha annunciato che nei prossimi due anni saranno investiti 2,3 miliardi di euro dal bilancio Ue per sostenere la transizione energetica in tutto il mondo. Parallelamente saranno attinte le risorse del Global Gateway a favore della transizione verde nei Paesi partner, come dimostrato dall’annuncio del vicepresidente esecutivo della Commissione Ue responsabile per il Green Deal, Maroš Šefčovič, per un impegno da parte dell’Unione e dei suoi Paesi membri a stanziare oltre 20 miliardi di euro per l’iniziativa Africa-Ue per l’energia verde: “Stiamo dimostrando il nostro impegno verso l’obiettivo di triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica, speriamo sia incluso nei risultati concordati della Cop28”, ha ribadito il vicepresidente Šefčovič.
Le altre iniziative della Co28 a guida Ue
A due anni dal lancio ufficiale alla Cop26 di Glasgow per opera di Unione Europea e Stati Uniti, alla Cop28 di Dubai è stato messo a terra l’Impegno globale sul metano, un accordo volontario di oltre 150 paesi per ridurre le emissioni di metano del 30 per cento entro il 2030 (tra questi compaiono anche due dei maggiori responsabili mondiali di queste emissioni, Turkmenistan e Kazakistan). “Se guardiamo alla riduzione delle emissioni di metano, in realtà stiamo affrontando molte crisi”, ha messo in chiaro il vicepresidente Šefčovič: “Se lo si affronta in modo adeguato, si può avere un impatto enorme non solo sul cambiamento climatico, ma anche sull’inquinamento atmosferico”. È per questo motivo che l’Ue non solo sosterrà con 175 milioni di euro il Methane Finance Sprint per catalizzare gli sforzi dei governi, dell’industria e della filantropia per ridurre le emissioni di metano nel settore energetico, ma svilupperà entro la Cop29 insieme all’Algeria il programma ‘You Collect, We Buy’, uno schema di incentivi per le aziende a catturare e commercializzare il gas che altrimenti andrebbe sprecato.
Sempre nel contesto degli obiettivi da includere nel piano multilaterale finale dei risultati della Cop28, l’Unione Europea sta anche spingendo due iniziative per affrontare l’impatto della crisi climatica e l’interconnessione tra cambiamenti climatici, conflitti e crescenti esigenze umanitarie. È stato in particolare il commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarčič, a sostenere a nome dei Ventisette due nuove iniziative-chiave in questo contesto. La prima è una carta dei finanziamenti per anticipare i disastri e gestire i rischi, che stabilisce i principi per un’azione collaborativa sull’utilizzo dei finanziamenti per la protezione delle persone nei Paesi più vulnerabili. La seconda invece è una dichiarazione su clima, aiuti, ripresa e pace, un’iniziativa che si concentra sull’aumento del sostegno finanziario per la resilienza climatica in contesti fragili e devastati dalla guerra.