Bruxelles – È stata messa a terra la prima intesa tra Unione Europea e India nell’ambito del Consiglio per il commercio e la tecnologia (Ttc) a sei mesi dalla prima riunione di alto livello tra la Commissione Europea e il governo di Nuova Delhi. Le due parti hanno firmato oggi (24 novembre) un Memorandum d’intesa sui semiconduttori, che servirà a stabilire le linee di cooperazione “per costruire solide catene di fornitura di semiconduttori e collaborare all’innovazione”.
L’accordo firmato dal commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, e il ministro indiano per le Comunicazioni, l’elettronica e la tecnologia dell’informazione, Ashwini Vaishnaw, servirà per condividere “esperienze, buone pratiche e informazioni” sui rispettivi ecosistemi di semiconduttori, identificare “aree di collaborazione nella ricerca, nello sviluppo e nell’innovazione tra università, organizzazioni di ricerca e imprese”, ma anche per promuovere “lo sviluppo delle competenze, dei talenti e della forza lavoro” per l’industria dei semiconduttori e facilitare la “collaborazione attraverso l’organizzazione di workshop, partenariati e la promozione di investimenti diretti”. Il Memorandum d’intesa si baserà su “condizioni di parità” nel settore dei semiconduttori, “anche attraverso la condivisione di informazioni sulle sovvenzioni pubbliche concesse”. Il prossimo appuntamento nell’ambito del meccanismo di cooperazione tra Bruxelles e Nuova Delhi è fissato per l’inizio del 2024 in India, rende noto l’esecutivo comunitario.
“I chip sono vitali per le nostre economie e stiamo rafforzando la nostra resistenza nella nuova geopolitica delle catene di fornitura dei semiconduttori”, ha commentato il commissario Breton dopo la firma dell’intesa, definendo l’India “un partner-chiave su questioni commerciali e tecnologiche per superare le sfide della catena di approvvigionamento“. Soprattutto sul lungo termine, “la nostra cooperazione in materia di ricerca e competenze sarà essenziale per rafforzare la nostra resilienza”, ha ribadito con forza il responsabile per il Mercato interno del gabinetto von der Leyen. Ad accogliere il risultato tangibile di mesi di lavoro che hanno seguito la prima riunione del Consiglio per il commercio e la tecnologia Ue-India è stata la vicepresidente della Commissione Ue per il Digitale, Věra Jourová, co-presidente insieme all’omologo responsabile per l’Economia nell’esecutivo comunitario, Valdis Dombrovskis: “Buoni progressi nelle tecnologie strategiche, nella ricerca e innovazione delle tecnologie pulite, nelle competenze digitali, nella governance e nella connettività, compresa l’intelligenza artificiale”.
Il partenariato Ue-India
I rapporti tra Ue e India sul piano del partenariato strategico si sono stretti negli ultimi due anni e mezzo, dopo il vertice Ue-India in videoconferenza a Porto l’8 maggio 2021. In quell’occasione la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, del Consiglio Ue, Charles Michel, e il primo ministro indiano, Narendra Modi, avevano raggiunto tre intese su connettività, commercio e sanità, fondate su due pilastri comuni: la ripresa dei negoziati per un accordo di libero scambio e il sostegno dell’Ue durante la crisi sanitaria Covid-19. La nuova alleanza si fonda sulla volontà di “contribuire a un mondo più sicuro, più verde, più pulito, più digitale, resiliente e stabile”, con l’obiettivo dichiarato di riprendere i negoziati sul libero scambio iniziati nel 2007 e interrotti nel 2013.
Sul tavolo ci sono questioni climatiche, energetiche, di digitalizzazione e connettività. Proprio queste ultime tematiche hanno acquistato sempre più spazio all’interno del partenariato Ue-India, con l’idea di una cooperazione tecnologica che si basi sull’intelligenza artificiale, la sicurezza delle reti, lo sviluppo di infrastrutture e il calcolo quantistico. Per mettere a terra questa cooperazione, il 25 aprile dello scorso anno la presidente von der Leyen e il premier Modi avevano annunciato l’avvio dei lavori del Consiglio commercio e tecnologia Ue-India, anche per sviluppare un impegno strategico “approfondito e congiunto” di fronte alle tensioni geopolitiche in evoluzione dopo lo scoppio della guerra russa in Ucraina. Nel corso della missione di due giorni a Nuova Delhi da parte della leader dell’esecutivo comunitario erano state definite le direttrici di intervento per la cooperazione bilaterale: dal commercio alla tecnologia, fino all’energia.
Il modello su cui si basa il meccanismo di coordinamento tra Bruxelles e Nuova Delhi è quello del Consiglio commercio e tecnologia tra Ue-Stati Uniti, lanciato a Pittsburgh nel settembre 2021. Il Consiglio permetterà alle due parti di “allineare le politiche e affrontare le sfide comuni” in settori cruciali per il “progresso sostenibile dell’economia europea e indiana”, è quanto confermato al momento del lancio da parte dei due leader. All’orizzonte rimane sempre il pesce grosso per l’Unione: rilanciare i negoziati per un accordo globale, con i team negoziali chiamati a definire gli accordi commerciali e di investimento necessari.