Bruxelles – Le “pratiche trumpiane” non piaccono alla sinistra greca. Soprattutto se vengono da Syriza, il principale partito socialista all’opposizione da cui ieri (12 novembre) sono usciti 45 membri, accusando il neo-presidente, Stefanos Kasselakis, anche di “populismo di destra”.
L’elezione dell’ex-banchiere della Goldman Sachs a leader di Syriza, avvenuta lo scorso settembre, era già stata motivo di tensione all’interno del partito, dove molti esponenti del partito lo vedono fuori contatto con la Grecia e la sua sinistra: oltre ad aver studiato negli Stati Uniti fin dai 14 anni, Kasselakis è alla sua prima esperienza politica. Questo ha generato non poca irritazione nel suo partito, abituato a una guida carismatica come quella di Alexis Tsipras, costretto però a dimettersi dopo la sconfitta elettorale di giugno contro l’attuale primo ministro conservatore, Kyriakos Mitsotakis. ‘Umbrella’, la fazione guidata dall’ex-ministro delle Finanze del governo Tsipras (dal 2015 al 2019), Euclidis Tsakalotos, ha dato l’annuncio della sua scissione accusando il neoleader di Syriza di voler abbandonare l’ideologia di sinistra anti-capitalista alla base del partito. Al motivo ideologico se n’è aggiunto uno ben più pratico: la separazione di ‘Umbrella’ da Syriza è diventata inevitabile quando Kasselakis ha annunciato di voler espellere tre membri di spicco ed ex-ministri del governo Tsipras: Nikos Filis, Andreas Xanthos e Theodoros Dritsas.
Già lo scorso sabato (11 novembre) la sessione del comitato centrale del partito era stata spesso interrotto da fischi e grida di “Vergogna!”, come riporta The Guardian. Prima ancora della fine della seduta hanno abbandonato l’Aula i membri di ‘Umbrella’ e del principale rivale di Kasselakis nelle elezioni per la leadership di Syriza dello scorso settembre, Effie Achtsioglou. “Sentiamo la nostra responsabilità storica, ci ostiniamo a essere di sinistra e la nostra visione è un socialismo con libertà e democrazia”, si legge nel comunicato del gruppo fuoriuscito. In Grecia la sinistra è già frammentata in diversi piccoli partiti, due dei quali fondati proprio da ex-funzionari di Syriza. Sebbene i sostenitori di ‘Umbrella’ non abbiano chiarito i loro piani futuri, è probabile che formeranno un nuovo partito politico con il sostegno della maggior parte dell’ala giovanile di Syriza, rischiando di frammentare ancora di più il panorama politico della sinistra greca. Achtsioglou, che guida la propria fazione all’interno del partito chiamata ‘6+6’, ha deciso di restare a Syriza, ma i suoi rapporti con Kasselakis sembrano non essere dei migliori. Lei e il suo gruppo hanno rilasciato una dichiarazione domenica (12 novembre), dopo l’uscita di ‘Umbrella’ dall’Aula, criticando il “discorso profondamente offensivo e divisivo” di Kasselakis e accusandolo di usare “il vocabolario dell’estrema destra”.