Bruxelles – Lo scorso 24 ottobre l’Eurocamera ha dato il primo via libera alla proposta di regolamento della Commissione europea sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggio, che finirà tra pochi giorni al voto della sessione plenaria a novembre. Una legge che non piace all’Italia, ma che la Commissione europea ha proposto con l’obiettivo primario di ridurre i rifiuti da imballaggio che, secondo le stime, hanno raggiunto nel 2021 i 188,7 kg di rifiuti di imballaggio all’anno pro capite, una cifra che si prevede aumenterà a 209 kg nel 2030 senza ulteriori misure.
La proposta ha attirato le critiche di industria e politica italiana che hanno contestato principalmente la parte che riguarda i limiti o divieti di imballaggi considerati ‘non essenziali’ e gli obiettivi di riutilizzo degli imballaggi, con obiettivi minimi per le aziende. Per Roberto Magnaghi, Direttore generale del consorzio Erion Packaging, il nuovo regolamento “potrebbe avere impatti diretti rispetto agli imballaggi dei prodotti tecnologici”.
Magnaghi, ai microfoni di Eunews, ha spiegato di aver condotto una valutazione del ciclo di vita comparando due modelli. Il primo è “come funziona oggi la raccolta di questi imballaggi”, il secondo “come potrebbe essere attraverso un circuito che possa raccogliere direttamente l’imballaggio per avviarlo al riciclo”. Secondo Erion Packaging, un sistema di raccolta efficiente orientato al riciclo consentirebbe “un risparmio in termini ambientali: in emissioni di Co2, perché abbiamo meno trasporti e un materiale più pulito, abbiamo una situazione più circolare”. Un modello capace di generare “un quarto delle emissioni rispetto al totale delle emissioni del modello esistente. Un risparmio importante, su un modello in parte applicabile già oggi e che ci auspichiamo venga applicato sempre di più in un’ottica di sviluppo e economia circolare”.