Bruxelles – Una visita nel bel mezzo della gravissima crisi a Gaza, che ha riacceso un Medio Oriente che cercava da tempo la normalizzazione dei rapporti con Israele. Il re Abdallah II di Giordania ha incontrato oggi (7 novembre) a Bruxelles i leader delle istituzioni europee, riaffermando il ruolo di primo piano che il regno hashemita può svolgere nella regione. Per l’occasione, la Commissione europea ha annunciato un pacchetto da 902 milioni di euro per il “partner strategico“.
Via libera dunque a 402 milioni in sovvenzioni e 500 milioni in prestiti da parte della Banca europea per gli investimenti (Bei). Nel pacchetto di assistenza sono previste in particolare due nuove iniziative del valore totale di 110 milioni di euro per “promuovere lo sviluppo del settore privato e l’istruzione, per aiutare le piccole e medie imprese a svilupparsi e a creare posti di lavoro”, con il focus posto su “settori innovativi come le industrie verdi e digitali con un grande potenziale in Giordania”.
Importante l’impegno per affrontare la carenza idrica: nell’ambito del piano economico e di investimenti dell’Ue per il vicinato meridionale, l’Ue ha firmato con la Bei un primo contributo di 50 milioni di euro per il progetto di desalinizzazione e trasporto dell’acqua Aqaba-Amman e ha adottato un ulteriore contributo Ue al progetto di 47 milioni di euro, a complemento di un nuovo prestito agevolato di 100 milioni dalla Bei. Ciò fa seguito a un finanziamento di 200 milioni di euro dalla Bei per il progetto nel dicembre 2022. Una volta operativo nel 2027, il progetto fornirà 300 milioni di metri cubi di acqua potabile ogni anno alla Giordania.
In discussione anche un prestito di 400 milioni di euro per promuovere “ulteriori sforzi per ridurre le perdite idriche e migliorare la sostenibilità dell’approvvigionamento idrico in tutta la Giordania”. Infine, il pacchetto prevede anche l’adozione di un nuovo programma per l’efficienza energetica e la promozione della produzione di biogas con un contributo comunitario di 10,4 milioni di euro.