Bruxells – I Verdi sono pronti a scegliere i loro Spitzenkandidaten da presentare alle europee. Oggi (6 novembre) il Partito Verde Europeo (Egp) apre il bando per nominare i migliori candidati “leader” per le elezioni europee che si terranno tra il 6 e il 9 giugno 2024.
“I principali candidati (ovvero gli Spitzenkandidaten, ndr.) verdi selezionati saranno il cuore e il volto della nostra famiglia politica nei dibattiti e negli eventi elettorali che precedono le elezioni europee”, ha annunciato l’Egp in una nota. L’elezione dei due principali candidati avverrà durante il Congresso elettorale dei Verdi europei, previsto dal 2 al 4 febbraio 2024 a Lione. Può essere presentato un contendente per ogni partito membro del gruppo politico, oltre che uno che rappresenti la Federazione dei Giovani Verdi europei. La scadenza per inviare la nomina è il 28 novembre, poco prima della presentazione dei candidati al Congresso Egp online che si terrà il 2 dicembre 2023. Il regolamento prevede che tutti i candidati, per poter diventare contendenti alle elezioni, debbano poi acquisire il sostegno esplicito di almeno altri cinque partiti membri dell’Egp entro il 7 gennaio 2024, al fine di evidenziare come le elezioni europee trascendano i confini nazionali. “Crediamo che il nostro metodo per scegliere i candidati principali sia più trasparente di quelli utilizzati da altri partiti politici europei”, hanno dichiarato Thomas Waitz e Mélanie Vogel, co-presidenti del Partito Verde europeo.
Al Congresso di Lione voteranno centinaia di rappresentanti di tutti i partiti Verdi dell’Unione europea. Per diventare Spitzenkandidaten del gruppo, però, bisogna rispettare due regole: almeno uno dei contendenti eletti deve essere una donna e i due contendenti eletti non possono provenire dallo stesso Paese. Tra le donne che correranno per questo ruolo c’è la tedesca Terry Reintke, co-presidente del Gruppo dei Verdi al Parlamento europeo: “Voglio un’Europa che lotta per la giustizia climatica. Un’Europa di salari equi e buon lavoro. Un’Europa di libertà e democrazia. Voglio riunire gli europei affinché ciò accada”, ha scritto su X.
Al Congresso, poi, si voterà anche sull’adesione di alcuni partiti politici degli Stati membri che hanno richiesto di far parte dell’Egp, dopo che lo scorso giugno altri quattro partiti politici si sono uniti al gruppo: il partito sloveno Vesna, i partiti portoghesi Pan e Livre e il partito ungherese Párbeszéd. A Lione si deciderà anche dell’approvazione del manifesto e delle priorità del gruppo Verde europeo. Ambizione dei Verdi è di arrivare ad avere elezioni europee con liste transnazionali: lo scopo è che tutti i cittadini europei possano votare per gli stessi candidati, indipendentemente dal loro Paese. La proposta, avanzata dal Parlamento europeo è però attualmente bloccata al Consiglio Ue.
Il gruppo ha poi invitato gli altri partiti politici a seguire le sue orme, nella speranza di avere delle elezioni più trasparenti di quelle che hanno portato alla legislatura attuale: “Esortiamo gli altri partiti politici a scegliere i propri candidati, in modo che la campagna elettorale europea possa avere una discussione politica molto concreta”, hanno commentato Thomas Waitz e Mélanie Vogel. Aggiungendo: “I nostri migliori candidati sono anche i nostri candidati per posizioni chiave, come la presidenza della Commissione, se se ne presentasse l’occasione. Questo perché riteniamo che accordi dietro le quinte, come quello a cui abbiamo assistito nel 2019 con la nomina di von der Leyen alla presidenza della Commissione nonostante non fosse candidata, non siano più tollerabili“.