Bruxelles – Prorogare di altri tre mesi, fino al 31 marzo 2024, alcune misure del quadro temporaneo di aiuti di Stato per le crisi e la transizione, per consentire agli Stati membri Ue di continuare a concedere aiuti limitati alle imprese contro gli elevati prezzi dell’energia. La Commissione europea ha trasmesso oggi (6 novembre) ai governi per una consultazione la bozza di proposta per estendere alcune (non tutte) delle disposizioni del quadro tempo temporaneo di aiuti di stato adottato in seguito all’aggressione della Russia all’Ucraina e all’aumento dei prezzi dell’energia, in scadenza il prossimo 31 dicembre.
Ciò – motiva Bruxelles in una nota – consentirà agli Stati membri, se necessario, “di estendere i propri regimi di sostegno e di garantire che le imprese ancora colpite dalla crisi non siano escluse dal sostegno necessario nel prossimo periodo di riscaldamento invernale”. La bozza di proposta della Commissione non riguarda per ore le restanti disposizioni del Quadro temporaneo di crisi e transizione, ovvero il sostegno alla liquidità sotto forma di garanzie statali e prestiti agevolati e le misure volte a sostenere la riduzione della domanda di energia elettrica che “non saranno prorogate oltre la loro attuale data di scadenza, ossia il 31 dicembre 2023”.
Le sezioni volte ad accelerare la transizione verde e a ridurre le dipendenze di carburante non sono interessate dalla bozza di proposta e rimarranno disponibili sulla base dell’attuale quadro fino al 31 dicembre 2025. Gli Stati membri hanno ora la possibilità di commentare la bozza di proposta della Commissione e sulla base dei loro commenti l’esecutivo comunitario adotterà una proposta nelle prossime settimane.
“Nonostante la stabilizzazione della situazione economica e la notevole resilienza dell’economia dell’Unione nel suo complesso, permane una sostanziale incertezza per quanto riguarda i prezzi dell’energia nel prossimo inverno. Questa situazione è ancora fonte di forti preoccupazioni per i consumatori e le imprese dell’Ue”, ha messo in guardia il commissario europeo responsabile per la concorrenza, Didier Reynders, precisando che la proposta inviata oggi agli Stati membri consentirebbe loro di essere preparati e fornire ulteriore sostegno limitato durante quel periodo, quando necessario, garantendo nel contempo che le norme straordinarie rimangano temporanee”.
La Commissione europea sta valutando in queste settimane se e quali misure di emergenza adottate durante la crisi energetica, come il price cap, debbano essere prorogate oltre la scadenza di fine anno. Al vaglio tutta la legislazione di emergenza introdotta durante la crisi energetica attraverso l’articolo 122, come il regolamento per la solidarietà (con cui è stato istituito il meccanismo per gli acquisti congiunti di gas) e il regolamento sul meccanismo di correzione del mercato, l’ormai celebre tetto al prezzo del gas (‘price cap’) mai finora applicato. Nei prossimi giorni è attesa una proposta anche su questo, nell’ottica di farla approdare al Consiglio Energia che si terrà il 19 dicembre.