Bruxelles – Monumenti, siti e manufatti ucraini avranno presto una versione digitale. Con ‘Save the Ukraine Monuments’ la Commissione Europea fissa l’obiettivo di preservare l’arte del Paese, messa a rischio dall’invasione della Russia.
L’iniziativa Save the Ukraine Monuments, a guida italiana, è stata lanciata da 4ch, il Centro di Competenza europeo per la conservazione del patrimonio culturale, nel quadro di una serie di azioni volte a sostenere l’Ucraina attraverso il digitale. Finanziato dall’Unione e guidato dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), 4ch ha istituito una task force per aiutare a digitalizzare e preservare i manufatti e per garantire che la versione digitalizzata sia archiviata, lontana da ogni pericolo. A organizzarla, il professor Franco Niccolucci, direttore di Vast-Lab, con il sostegno della Commissione Europea, dell’ambasciata ucraina in Italia e del ministero della Ricerca italiano, nonché di numerosi ministri ucraini coinvolti nel patrimonio culturale, digitalizzazione e ricerca.
Per recuperare i set di dati archiviati negli archivi istituzionali, si sono adoperati – non senza rischi – vari addetti ai beni culturali in Ucraina. Una volta ottenuti, i dati sono stati trasferiti in Italia. “La quantità di registrazioni 3D è davvero impressionante“, si legge in una nota della Commissione. All’interno dell’Infn è stata istituita anche una task force tecnica per attivare la conservazione sicura e i controlli di sicurezza sui dati in arrivo. Il progetto ha ricevuto dati soprattutto da Kiev, Lviv e Odessa, ma continuano ad arrivare anche da altri centri.
Ma non basta. L’Unione europea sta mostrando sostegno alla tutela del patrimonio culturale ucraino anche attraverso altri progetti. Nell’ambito dello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (Ndici), l’Ue sta esplorando le possibilità di protezione e ricostruzione del patrimonio culturale ucraino distrutto, mentre si sta impegnando a fornire attrezzature di emergenza per la protezione del patrimonio culturale ucraino tramite il meccanismo di protezione civile dell’Ue (Ucpm). C’è poi la campagna #ARTvsWAR, lanciata dall’Unione il 18 aprile 2022, che ha lo scopo di attirare l’attenzione sulla distruzione del patrimonio culturale, sulle iniziative per preservarlo e sulla vitalità e resilienza degli artisti e dei professionisti della cultura ucraini.