Bruxelles – Bevande alcoliche, prodotti agricoli e indicazioni geografiche (Ig) d’eccellenza avranno ancora più tutele. Ieri (24 ottobre) Consiglio e Parlamento hanno raggiunto un accordo – ancora provvisorio – per rafforzare questi prodotti e migliorarne l’adozione in tutta l’Unione europea. Il regolamento dovrebbe entrare in vigore nei primi mesi del 2024, dopo l’adozione formale da parte dei due co-legislatori.
La decisione, volta a portare benefici tangibili all’economia rurale e salvaguardare il patrimonio gastronomico dell’Ue in tutto il mondo, prevede che venga offerta protezione anche nel caso in cui le Ig siano ingredienti di alimenti preconfezionati. Per questi, etichette o pubblicità con il nome di un’Ig potranno essere utilizzate soltanto dopo che i gruppi di produttori pertinenti avranno dato il via libera ai produttori che ne avranno fatto richiesta.
Il relatore dell’Europarlamento per il nuovo regolamento Ue sui prodotti Dop e Igp Paolo De Castro ha affermato che, grazie al forte mandato negoziale del Parlamento, il nuovo regolamento farà evolvere un sistema senza eguali nel mondo, capace di generare valore senza investire alcun fondo pubblico: “Come? Rafforzando il ruolo dei consorzi, la protezione di Dop e Igp, e la trasparenza verso i consumatori. In particolare, introduciamo l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi Dop e Igp il nome del produttore, ed eliminiamo una volta per tutte quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre Ig, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o del Prosek made in Croazia. Viene infatti chiarito – ha spiegato ancora l’eurodeputato Pd – come le richieste di registrazione di menzioni tradizionali, come quella del Prosek, non potranno più essere prese in considerazione, in quanto identiche o evocative di nomi di Dop o Igp.”
Grazie alle modifiche alle norme già esistenti, il sistema di registrazione di Ig sarà quindi rafforzato e migliorato. Il regolamento prevede, tra le altre cose, la semplificazione della procedura di registrazione, con lo scopo di ridurre tempi di attesa tra la domanda e l’effettiva registrazione dell’indicazione geografica. Anche online le indicazioni geografiche avranno più tutele: “I prodotti Dop e Igp beneficeranno di protezione ex-officio anche nel sistema dei domini internet, con un sistema di geoblocking immediato di tutti i contenuti illeciti“, ha spiegato De Castro. Inoltre, i gruppi di produttori riconosciuti avranno maggiori poteri e responsabilità e ci sarà ancora più attenzione al tema della sostenibilità, poiché potranno concordare pratiche di sostenibilità per prodotti agricoli e vino che vanno oltre gli standard dell’Unione o quelli nazionali. Il regolamento interverrà, poi, tramite l’inclusione di alcune disposizioni relative al vino, attualmente coperte dal regolamento sull’organizzazione comune dei mercati (Ocm). “Il nuovo testo unico per la qualità europea sarà l’unico atto legislativo di questa legislatura a supporto di un settore agricolo e agro-alimentare più competitivo, sostenibile, integrato e in grado di creare valore aggiunto, a beneficio delle nostre aree rurali” ha concluso De Castro.
Cosa sono le indicazioni geografiche (Ig)
Un’indicazione geografica (Ig) può essere concessa se i prodotti hanno un collegamento specifico con il luogo in cui sono fatti. Il riconoscimento dell’Ig consente ai consumatori di fidarsi e distinguere i prodotti di qualità, aiutando allo stesso tempo i produttori a commercializzare meglio i loro prodotti. L’Italia è in testa alla classifica per numero di ig registrate ufficialmente, più di 900, alla quale seguono la Francia (789) e la Spagna (406).