Bruxelles – In arrivo nuove misure per spingere i cittadini a far riparare più spesso i loro prodotti, anziché sostituirli. Oggi (25 ottobre) la commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo ha adottato la sua posizione su un nuovo diritto alla riparazione per i consumatori, con 38 voti a favore e 2 contrari. La proposta, che sarà votata dagli eurodeputati nella sessione plenaria del 20-23 novembre, integra l’obiettivo del Green Deal europeo di consumo sostenibile ed economia circolare.
Lo scopo del progetto è di creare nei cittadini comunitari una nuova cultura della riparazione, che deve essere promossa durante e oltre il periodo di garanzia legale del prodotto. Secondo il testo adottato, i venditori sarebbero tenuti a offrire la riparazione gratuita entro il periodo di garanzia legale, tranne quando questa risulti più costosa della sostituzione, sia di fatto impossibile o scomoda per il consumatore. Inoltre la proposta prevede il dare incentivi affinché i consumatori scelgano la riparazione piuttosto che la sostituzione entro il periodo di responsabilità. Tra questi, l’estensione della garanzia legale di un anno per i prodotti riparati, voucher o fondi nazionali per le riparazioni.
“Oggi abbiamo stabilito obblighi di riparazione diretti per i produttori e introdotto nuovi incentivi affinché i consumatori scelgano la riparazione. Abbiamo rafforzato il ruolo dei riparatori indipendenti e li abbiamo posti al centro del miglioramento delle riparazioni in Europa”, ha dichiarato il relatore René Repasi, del gruppo Socialisti e Democratici. “Attraverso un migliore accesso alle informazioni tecniche pertinenti sulla riparazione e a pezzi di ricambio convenienti per i riparatori, inclusa la promozione della stampa 3D per le parti, una maggiore concorrenza ridurrà i costi di riparazione. A questo abbiamo abbinato l’obbligo per gli Stati membri di stabilire incentivi finanziari per rilanciare il settore delle riparazioni“, ha chiosato Repasi.
Prodotti come lavatrici domestiche, aspirapolvere, smartphone, biciclette dovrebbero essere obbligatoriamente riparati dai produtti anche se non rientrano nell’ambito di una garanzia legale. Per incoraggiare ciò, i deputati channo chiesto che le riparazioni vengano effettuate in un arco di tempo ragionevole e che i produttori siano in grado di offrire dispositivi sostitutivi in prestito ai consumatori. In caso di prodotti non riparabili, i produttori potrebbero invece offrirne di ricondizionati.
I riparatori, i ricondizionatori e gli utenti finali avrebbero accesso a tutti i pezzi di ricambio, le informazioni e gli strumenti a un costo ragionevole per tutta la durata di vita di un prodotto, al fine di stimolare la concorrenza, ridurre i costi di riparazione e offrire ai consumatori una scelta più ampia. Tra le nuove misure c’è anche l’introduzione di piattaforme online nazionali, le quali consentirebbero ai consumatori di trovare riparatori locali e venditori di beni ricondizionati e di dare ai consumatori una panoramica delle condizioni di riparazione di ciascun dispositivo, comprese le informazioni sul riparatore, il prezzo massimo e il tempo necessario, e potrebbero quindi confrontare diverse offerte.