Bruxelles – Lo stato di salute degli europei non è dei migliori. Da nord a sud, da est a ovest, il numero di interventi di angioplastica per ridurre occlusioni e restrizioni dei vasi sanguigni che riforniscono il cuore aumenta. Eurostat registra nella maggior parte degli Stati membri dell’Ue un maggior ricorso a interventi di angioplastica, le operazioni per le coronarie. Tra il 2015 e il 2021 il numero di operazioni per 100mila abitanti è cresciuto in 16 Paesi membri sui 25 di cui si hanno dati aggiornati disponibili. “Quasi due terzi” degli Stati membri, sottolinea l’istituto di statistica europea nel presentare dati che certificando la diffusione di un fenomeno legato a diversi fattori. Uno di questi gli effetti collaterali da positività a Coronavirus.
Uno studio del centro studi e ricerche del Parlamento Ue ha messo in luce come gli effetti di lungo periodo da positività al Coronavirus siano tanti, e tra questi figurino anche problemi ai vasi sanguigni, con trombosi e coagulazioni. Quel che è certo è che rispetto ai livelli del 2015, e nel 2021 il numero di interventi sulle coronarie ha messo in comune le realtà medico-ospedaliere di Croazia, Austria, Bulgaria, Francia, Lituania, Belgio, Cipro, Finlandia, Estonia, Italia, Paesi Bassi, Irlanda, Spagna, Slovenia e Romania.
Ma ci sono altre ragioni che possono spiegare il peggioramento del quadro clinico degli europei. L’invecchiamento della popolazione è uno di questi, a cui si aggiunge la questione dello stile di vita (sedentarietà, abitudini alimentari scorrette. Ad ogni modo dato e tendenze accendono la luce dei riflettori su un problema sempre più diffuso e che invita a correrei ai ripari.
Le malattie cardiovascolari, che colpiscono il sistema circolatorio del cuore e dei vasi sanguigni, “sono la principale causa di morte nell’Ue”, ricorda ancora Eurostat. Nel 2020, le malattie del sistema circolatorio sono state responsabili di 1,7 milioni di decessi, pari al 32,7 per cento di tutti i decessi nel territorio dell’Unione europea.
Una delle procedure terapeutiche più comuni legate alle malattie cardiovascolari è l’angioplastica coronarica transluminale, una procedura non chirurgica e minimamente invasiva utilizzata per trattare le arterie coronarie bloccate o ristrette (i principali vasi sanguigni che riforniscono il cuore).
Solo nel 2021, ci sono state 1,1 milioni di procedure di angioplastica coronarica transluminale in 25 paesi dell’Ue per i quali sono disponibili dati. La Croazia ha riportato il più alto rapporto di interventi di angioplastica quell’anno, con 553 interventi ogni 100.000 abitanti. La Germania si è classificata seconda, con 390, seguita da Lettonia (328), Austria (324) e Bulgaria (303). Gli interventi in Italia sono 219.