Bruxelles – Promuovere un meccanismo europeo volontario di solidarietà per i medicinali e l’uso dal prossimo inverno di appalti congiunti dell’Ue su antibiotici e farmaci per i virus respiratori. Nel quadro dell’Unione europea della salute, la Commissione europea ha adottato oggi (24 ottobre) una comunicazione annunciando una serie di azioni per prevenire e mitigare meglio le potenziali carenze di farmaci nell’Ue. Tanti gli annunci ma pochi gli impegni concreti da parte della Commissione europea, che non ha competenze in materia di salute.
Come già annunciato a più riprese, entro la fine dell’anno la Commissione europea dovrebbe rendere disponibile un elenco di medicinali da considerare ‘critici’ sulla base del quale entro “aprile 2024” analizzerà la catena di approvvigionamento per indicare se e dove sono necessarie misure aggiuntive. Ad aprile scorso, Bruxelles ha aggiornato la strategia farmaceutica con la prima revisione di ampio respiro in oltre 20 anni (l’ultima normativa risale al 2004) con un nuovo quadro legislativo che si concentra sull’accesso ai medicinali a prezzi bassi, innovazione e sostenibilità dell’industria farmaceutica, ma anche quadro normativo a prova di crisi e iniziative contro la carenza di farmaci e contro la resistenza agli antimicrobici. Contro il rischio di carenza di medicinali, la Commissione europea ha voluto rafforzare gli obblighi per le aziende di segnalare con anticipo le carenze e ritiri di medicinali e lo sviluppo e il mantenimento di piani di prevenzione della carenza.
E nel quadro di questa nuova legislazione del pharma, la Commissione ha annunciato nei mesi scorsi di star lavorando per stilare un elenco di farmaci da considerare “critici” a livello europeo nel quadro della task force congiunta sulla disponibilità di medicinali autorizzati per uso umano e veterinario, precisando ancora che lo scopo dell’elenco è contribuire a garantire che i medicinali più critici per i sistemi sanitari nell’Unione siano sempre disponibili. In attesa di questo elenco, la Commissione europea promuove l’uso di un meccanismo europeo volontario di solidarietà per i medicinali per fronteggiare eventuali crisi di approvvigionamento. A detta della Commissione, il meccanismo dovrebbe segnalare le esigenze di uno Stato membro per un determinato medicinale ad altri Stati membri, che possono rispondere ridistribuendo i medicinali dalle loro scorte disponibili.
In una Unione sanitaria europea forte “è impensabile che i pazienti rimangano senza i medicinali di cui hanno bisogno. Migliorare la gestione delle carenze critiche di medicinali e garantire una costante sicurezza di approvvigionamento per l’Ue è stata la nostra priorità sin dal primo giorno”, ha messo in guardia la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, presentando il piano. “Abbiamo bisogno di un mercato unico per i medicinali nell’Ue e di un nuovo approccio per affrontare meglio la carenza di farmaci critici”. Sul modello degli acquisti congiunti per i vaccini, Bruxelles intende usare lo strumento degli appalti congiunti dal prossimo inverno per antibiotici e trattamenti per i virus respiratori. Nella comunicazione presentata oggi, di natura non vincolante, tanti gli impegni ma poche le novità rispetto a quanto già presentato in passato da parte della Commissione europea