Bruxelles – Mobilità sempre più intelligente e digitalizzata sulle strade europee. È questo l’obiettivo dell’Unione europea, che oggi (23 ottobre) ha adottato un nuovo quadro sulla diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti (Its), verso la creazione di uno spazio comune europeo di dati sulla mobilità. Lo scopo è accelerare la disponibilità e migliorare l’interoperabilità dei dati digitali che alimentano servizi, come i pianificatori di viaggi multimodali e i servizi di navigazione, tenendo conto degli sviluppi tecnologici. Tra questi: la mobilità connessa e automatizzata, le applicazioni di mobilità su richiesta e il trasporto multimodale.
Nel concreto, ciò consentirà ai veicoli e alle infrastrutture stradali di comunicare tra loro, ad esempio per avvisare della presenza di eventi imprevisti, come un ingorgo sulla strada. “I sistemi di trasporto intelligenti possono farci risparmiare tempo, ridurre le emissioni e le congestioni e semplificare la pianificazione del viaggio. L’adozione odierna della nuova direttiva rappresenta una pietra miliare nel nostro percorso verso una mobilità più intelligente, sicura ed efficiente in tutta Europa”, ha dichiarato Raquel Sánchez Jiménez, ministro spagnolo ad interim dei trasporti, della mobilità e dell’agenda urbana.
Le modifiche alla direttiva precedente sono state pensate per coprire nuovi servizi, come informazioni multimodali, servizi di prenotazione e biglietteria (ad esempio, app per trovare e prenotare viaggi che combinano trasporto pubblico, servizi di auto condivisa o bici) o, ancora, comunicazione tra veicoli, infrastrutture e mobilità automatizzata. Non solo: tra i nuovi obiettivi fissati dalla direttiva odierna ci sono la digitalizzazione di informazioni cruciali (come quelle sui limiti di velocità, sui lavori stradali e sui nodi di accesso multimodali), e l’erogazione di servizi essenziali (come le informazioni sulla sicurezza stradale). Gli utenti dei trasporti avranno poi accesso ad ancora più informazioni in tempo reale e a sistemi intelligenti di assistenza alla velocità più accurati.
Il programma di attuazione contenuto nella nuova direttiva copre almeno i prossimi 5 anni e un ambito geografico preciso della rete stradale per la quale devono essere disponibili dati riutilizzabili come requisito di base. Gli Stati membri avranno 2 anni dall’entrata in vigore della nuova direttiva, ovvero dopo venti giorni dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale Ue, per conformarsi alle sue disposizioni.