Bruxelles – I lavoratori dell’Unione avranno un nuovo scudo contro i danni provocati dall’amianto. Oggi (23 ottobre) il Consiglio dell’Ue ha adottato una direttiva che impone nuove norme sulla protezione dei lavoratori dai rischi legati all’esposizione al minerale sul lavoro.
La novità è la riduzione significativa degli attuali limiti di esposizione alle fibre di asbesto, con il limite obbligatorio di esposizione professionale (Oel) che si abbassa fino a dieci volte rispetto a quello attuale, poiché il valore limite sarà ridotto da 0,1 a 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo (cm³). A questa si aggiunge poi l’introduzione della microscopia elettronica, un metodo moderno e sensibile in grado di rilevare anche le fibre, utile a misurare i livelli di esposizione al minerale. I Paesi dell’Unione avranno un tempo massimo di 6 anni dall’entrata in vigore della direttiva per introdurre lo strumento della microscopia. Grazie a quest’ultima sarà possibile abbassare il livello a 0,002 fibre di amianto per cm³ escluse le fibre sottili, oppure a 0,01 fibre di amianto per cm³ incluse le fibre sottili. Per recepire tutte le altre disposizioni della direttiva nella loro legislazione nazionale, invece, i Ventisette avranno 2 anni di tempo.
Si punta anche sul rafforzamento della prevenzione. La direttiva prevede misure come l’ottenimento di permessi speciali per la rimozione dell’amianto o un controllo più approfondito della sua presenza negli edifici più vecchi prima di iniziare i lavori di demolizione o manutenzione. Il tutto nell’ottica di promuovere il rinnovamento energetico nell’Unione europea, che potrebbe portare alla ristrutturazione di 35 milioni di edifici entro il 2030. La direttiva, approvata lo scorso 3 ottobre dall’Eurocamera e che entrerà in vigore venti giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale Ue, va a integrare e modificare quella precedente del 2009, basandosi sulle nuove tecnologie e sui più recenti sviluppi scientifici.
“L’amianto è una sostanza altamente pericolosa e rimane la principale causa di tumori professionali a quasi due decenni dalla sua messa al bando nell’Ue. Con la nuova direttiva adottata oggi, grazie ai negoziati conclusi dalla presidenza svedese, possiamo proteggere meglio i lavoratori nell’Ue e allo stesso tempo intraprendere in sicurezza un’ondata di ristrutturazioni per rendere i nostri edifici più ecologici ed efficienti dal punto di vista energetico”, ha dichiarato Yolanda Díaz Perez, secondo vicepresidente ad interim del governo spagnolo e ministro del Lavoro e dell’Economia sociale. L’asbesto è considerata una sostanza cancerogena estremamente pericolosa, la cui presenza è un problema per diversi settori, come l’edilizia, le ristrutturazioni e la lotta agli incendi.