Bruxelles – Piano nazionale per la ripresa (Pnrr), il governo continua a lavorare con la Commissione europea per ottenere la quarta rata da 16,5 miliardi di euro e incassare il via libera alle modifiche studiate dalla maggioranza. Il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, ha portato l’azione l’azione dell’esecutivo italiano a Bruxelles, per un incontro con la task force per la ripresa della Commissione. “L’incontro di oggi ha confermato il clima positivo e costruttivo avviato con la Commissione europea sul nostro Pnrr”, assicura il ministro al termine di una riunione non decisiva ma comunque utile. “Il lavoro continua con l’obiettivo di compiere tutti i passi necessari per l’esborso entro la fine dell’anno dei 16 miliardi e mezzo della quarta rata e per concordare le modifiche al Piano e la definizione del nostro capitolo REPowerEU”.
L’Italia ha ufficializzato la richiesta del pagamento della quarta rata nell’ambito del programma di ripresa post-pandemico NextGenerationUe il 22 settembre scorso, dopo mesi di trattative con Bruxelles e subito dopo il via libera a quelle modifiche volute con forza dall’attuale squadra di governo. Ora si vuole accelerare.
La missione politico-istituzionale di Fitto non si è limitata alla partita del Pnrr. Il ministro ha incontrato il commissario al Bilancio, Johannes Hahn, per un confronto sulla proposta di modifica del quadro finanziario pluriennale (Mff 2021-2027) da 66 miliardi di euro, anche in vista del vertice dei capi di Stato e di governo della prossima settimana (26 e 27 ottobre). “Sulla revisione del bilancio la posizione del Governo italiano è molto vicina a quella della Commissione europea e l’incontro di oggi ha confermato questa linea”, assicura Fitto. A suo giudizio “è necessario che l’Unione europea si doti delle risorse necessarie ad assicurare, in una logica di pacchetto, il sostegno finanziario all’Ucraina ma anche lo sviluppo dei partenariati con i Paesi del Vicinato Sud e dell’Africa, in particolare con quelli di origine e transito dei migranti ed a mantenere alta l’ambizione della proposta di regolamento ‘STEP’.