Bruxelles – Esplosivi, polvere propellente, proiettili e incremento della produzione di missili. Nel quadro del piano ‘Asap’ – il piano Ue per aumentare la consegna di munizioni e missili all’Ucraina e imprimere un cambio di passo sulla capacità di produzione bellica nei 27 Stati membri – la Commissione europea ha aperto oggi (17 ottobre) i primi inviti a presentare proposte per progetti di finanziamento che possano migliorare le capacità produttive europee di prodotti della difesa e sostenere la resilienza delle relative catene di approvvigionamento.
Acronimo di ‘Act in support of ammunition production’, il piano presentato dalla Commissione europea lo scorso 3 maggio prevede di mettere a disposizione 500 milioni di euro a sostegno di progetti di investimento per un valore massimo di 1,4 miliardi di euro, incentivando così l’incremento della produzione di munizioni e missili nell’Unione europea. Cinque in tutto i primi inviti a presentare proposte per esplosivi (con un budget di 190 milioni di euro); polvere propellente (con un budget di 144 milioni di euro); proiettili (con un budget di 90 milioni di euro); missili (con un budget di 40 milioni di euro); infine, certificazione di collaudo e ricondizionamento (con un budget di 4,35 milioni di euro).
“Nelle nuove realtà geopolitiche, l’Europa deve migliorare la propria prontezza di difesa”, commenta il commissario europeo al mercato interno, Thierry Breton, precisando che con Asap “aiutiamo l’industria europea della difesa a produrre in quantità maggiore e più rapidamente le munizioni di cui abbiamo bisogno per l’Ucraina e per la sicurezza degli Stati membri. Invito le industrie europee a rispondere agli appelli che lanciamo oggi per sostenere progetti industriali e intensificare gli sforzi”. I bandi resteranno aperti fino al 13 dicembre.
Il piano – su cui i colegislatori hanno trovano un accordo a tempi di record – prevede di mobilitare in via d’urgenza cinquecento milioni di euro dal bilancio comunitario fino a giugno 2025 per aumentare la capacità dell’industria europea di produrre munizioni, con l’obiettivo di produrre almeno un milione di pezzi all’anno, tra munizioni terra-terra, artiglieria e missili. Ultimo di tre pilastri di un più ampio e complesso ‘Piano per la difesa’ proposto ai Ventisette dallo stesso commissario Breton, e dall’alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, per rispondere all’emergenza della fornitura di munizioni all’Ucraina, ma anche per costruire una visione di lungo termine per la difesa europea. Oltre all’Asap, il Piano per la difesa comprende un miliardo di euro mobilitato attraverso lo strumento europeo per la pace (strumento fuori bilancio comunitario) per la consegna immediata di munizioni a Kiev attraverso le scorte degli Stati membri e un altro miliardo di euro per gli acquisti congiunti di armi.