Bruxelles – Un nuovo caso Nord Stream 2 e un altro gasdotto che potrebbe essere stato sabotato in Europa. Il presidente finlandese Sauli Niinistö ha dichiarato in una conferenza nel pomeriggio di oggi (10 ottobre) di aver avviato un’indagine sulle perdite di gas che sono state osservate a partire da domenica scorsa in un gasdotto sottomarino che collega Finlandia ed Estonia passando sotto il Mar Baltico, il Baltic Connector, e di un cavo di telecomunicazioni. L’indagine è condotta in collaborazione con l’Estonia, e secondo il presidente è probabile che il danno al gasdotto e al cavo adiacente sia il risultato di “attività esterne” anche se “non è ancora noto cosa abbia causato concretamente il danno”, si legge in una dichiarazione.
“Un’indagine approfondita” è quella che ha chiesto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, sentendo nel pomeriggio la premier estone Kaja Kallas e il primo ministro finlandese, Petteri Orpo, per “estendere il pieno sostegno e la solidarietà dell’Ue alla Finlandia e all’Estonia in seguito alle segnalazioni di danni al gasdotto BalticConnector e al cavo di comunicazione sottomarino”, ha riferito il politico belga in un post su X. Ha assicurato che l’Ue è determinata “a garantire e rafforzare la protezione delle sue infrastrutture critiche. È necessaria un’indagine approfondita”.
Sostegno all’indagine che sarà portata avanti in collaborazione tra Finlandia ed Estonia, è stato assicurato anche dal segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. L’Alleanza Atlantica “condivide le sue informazioni sui danni ed è pronta a sostenere gli alleati interessati”. La Finlandia ha aderito all’alleanza atlantica ad aprile scorso, mentre l’Estonia ne è membro dal 2004. Il presunto sabotaggio ha fatto schizzare oggi i prezzi del gas, che hanno toccato i 49,75 euro al megawattora (MWh), già in rialzo rispetto agli ultimi mesi a causa dei timori per le tensioni in Medio Oriente delle ultime ore.
Il Balticconnector è il primo interconnettore del gas tra la Finlandia e l’Estonia, diventato operativo nel 2020. In quanto progetto di interesse comune (PCI) dell’Ue, il tubo sottomarino ha ricevuto il sostegno finanziario per gli studi e i lavori preparatori. Il gasdotto, lungo 152 km, è bidirezionale e ha una capacità di trasporto di 7,2 milioni di metri cubi di gas al giorno.
Tra settembre e ottobre di un anno fa, l’Unione europea si trovava a dover gestire il tentativo di sabotaggio da parte della Russia dei due gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, le due principali infrastrutture di trasporto del gas russo in Europa, che avevano registrato dei danni che hanno portato alla fuoriuscita di metano nel Mar Baltico, con rischi anche per la sicurezza ambientale. Se un anno fa l’Unione europea non si faceva problemi a puntare il dito quasi nell’immediato contro la Russia per il presunto sabotaggio dei gasdotti, stavolta le istituzioni comunitarie mantengono cautela e non puntano il dito contro nessuno fino a che non ci saranno informazioni certe su quanto accaduto. Dopo mesi di indagini, con Nord Stream risultò poi che i danni registrati erano riconducibili non tanto alla Russia quanto a forze ucraine, anche se non collegate con il governo di Kiev.