Bruxelles – La disoccupazione si riduce. Di poco, ma si riduce. Nell’Ue come nell’eurozona il tasso dei senza lavoro registra andamento discendente, ma le principali economie europee fanno fatica. Francia, Spagna e Italia hanno tassi superiori alla media, per quanto in flessione, e numeri assoluti tra i più alti. I dati diffusi da Eurostat e relativi al mese di agosto vedono una calo di 0,1 punto percentuali nel tasso disoccupazione sia nell’Ue a 27 (5,9 per cento, -112 mila unità) sia nell’Ue a 20 (6,4 per cento, -107mila unità).
L’Italia vede un indice più alto di quasi un punto percentuale rispetto alla media dell’Eurozona (7,3 per cento), e risulta, insieme alla Francia, il quarto Paese per tasso di disoccupazione dopo Spagna (11,5 per cento), Grecia (10,9 per cento) ed Estonia (7,6 per cento). Ma in termini assoluti lo Stivale è terzo per numero di uomini e donne senza ancora un lavoro e alla ricerca di un posto. A fine agosto in Italia si contano oltre 1,8 milioni di disoccupati (-62mila rispetto a luglio), un numero inferiore solo a quello di Spagna (più di 2,7 milioni) e Francia (oltre 2,2 milioni).
Considerando che, complessivamente, nell’Ue a fine agosto Eurostat censisce 12,8 milioni di disoccupati, 10,8 milioni dei quelli nell’area dell’euro, l’Italia da sola rappresenta il 18 per cento circa del totale dei senza lavoro di eurolandia. Le notizie sono solo in parte positive, visto che le dinamiche, da maggio in avanti, hanno registrato segnali altalenanti di diminuzione alternata a crescita. Stabile invece il dato tedesco. Negli ultimi quattro mesi di riferimento (maggio-agosto 2023) il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 3 per cento, con un numero di circa 1,3 milioni di persone alle ricerca di un impiego.