Bruxelles – È atteso per oggi (2 ottobre) l’ultimo volo della compagnia di bandiera Air Malta, dopo più di un decennio dai primi aiuti europei e dal rischio di fallimento. Potrebbe esserci già nelle prossime ore, in occasione del cinquantesimo anniversario della compagnia aerea nazionale, l’annuncio del governo sulla sua chiusura, secondo quanto riferisce Euractiv.
Nel giugno del 2012, dopo due anni di trattative, la Commissione europea aveva approvato un piano di aiuti alla ristrutturazione per Air Malta pari a 130 milioni di euro. “Le misure di ristrutturazione previste, che comprendono una significativa riduzione della capacità e la vendita di attività, dovrebbero garantire la redditività a lungo termine senza il mantenimento del sostegno statale, evitando al tempo stesso indebite distorsioni della concorrenza”, si legge in una nota di quell’anno, in cui si ricorda anche che nel novembre 2010 la Commissione aveva autorizzato un prestito di 52 milioni di euro a favore di Air Malta come aiuto per il salvataggio. La condizione per gli aiuti era che un esercizio di ristrutturazione si concludesse entro novembre 2015 e non fosse necessario alcun ulteriore intervento governativo per diventare redditizia entro un lasso di tempo ragionevole. Ma la compagnia ha continuato a registrare perdite ingenti, motivo per quale il governo ha chiesto un ulteriore prestito all’Unione europea di 290 milioni di euro per impedirle di fallire. A causa degli anni di cattiva gestione e le mutevoli condizioni del mercato, però, Bruxelles ha deciso di annullare l’accordo. Andrà quindi avanti il piano di chiudere la compagnia di bandiera in favore di una nuova sostituta.
Lo scioglimento di Air Malta non dovrebbe lasciare i maltesi senza voli di linea. Le attività redditizie verranno trasferite a una nuova compagnia aerea sostitutiva, che dovrà però dimostrare di essere un operatore economico separato (e non semplicemente un successore di Air Malta). L’operazione prevede il licenziamento di tutto il personale, dai piloti agli operatori di terra, oltre che nuovi contratti a condizioni più svantaggiose di prima: salari più bassi e minori vantaggi, in linea con quanto offerto dalle compagnie aeree low cost. Il tutto al costo di 300 milioni di euro per i contribuenti, proprio in un momento in cui il debito nazionale è ai massimi storici ed è anche sotto esame da parte di Bruxelles sul suo deficit. I clienti con prenotazioni effettuate per voli Air Malta oltre il giorno dello scioglimento dovrebbero ricevere un rimborso per i loro biglietti o la possibilità di viaggiare con la nuova compagnia su alcun rotte. Non tutte quelle attuali saranno però servite dalla nuova compagnia aerea, perché servirà prima l’approvazione dell’Ue.