Bruxelles – “L’importanza di questo evento è collegata alla grande tradizione e dunque alla grande responsabilità dell’Italia in materia di agricoltura. Siamo visti a livello delle Nazioni Unite come leader per le questioni di sicurezza alimentare e di sostenibilità per il fatto di essere i promotori della dieta mediterranea, che dal 2010 è patrimonio immateriale dell’Unesco”. È quanto ha dichiarato Federica Favi, Ambasciatore d’Italia a Bruxelles, durante l’evento di presentazione della Fondazione Osservatorio sulla criminalità in agricoltura e sul sistema agroalimentare a Bruxelles “Progetto Europa”, che si è tenuto ieri (27 settembre) nella sede dell’Ambasciata italiana nella capitale belga. “Ma soprattutto – ha aggiunto Favi – siamo leader per quanto riguarda la cultura della legalità e della lotta alle mafie. Questo è frutto di anni di lotta alla criminilità organizzata e il nostro lavoro adesso viene guardato con molto interesse in Europa, in particolare sull’utilizzo della confisca preventiva e della applicazione del 41 bis (l’articolo dell’ordinamento penitenziario italiano che prevede il cosiddetto carcere duro, ndr.)”.
È proprio sotto il segno del tema della legalità in agricoltura che si è svolto l’evento promosso dalla Coldiretti. Ed è infatti questo lo scopo dell’osservatorio, come ha spiegato l’ambasciatore: “Difendere la legalità, il Made In Italy, tutelare i consumatori, la salute, la tracciabilità, la sostenibilità e lottare contro lo sfruttamento del lavoro”. L’Italia possiede un sistema unico di monitoraggio del sistema dell’illegalità e della criminalità nelle filiere agroalimentari e nell’ambiente, ma non sempre è sufficiente un’azione di contrasto alle agromafie ferma dentro i confini della penisola, perché la grande capacità di infiltrazione della criminalità organizzata fa sì che essa abbia ormai un carattere transnazionale, che riesce a genere enormi profitti illegali: “Appare dunque evidente la necessità di un’azione europea. Anche il Parlamento europeo, con le risoluzioni del 23 giugno del 2022 e del 19 gennaio 2023, aveva espresso preoccupazione per il ruolo crescente della criminalità organizzata in relazione a tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea”, ha affermato Vincenzo Celeste, Rappresentante permanente d’Italia presso l’Ue.
“L’osservatorio è in primo luogo un centro di cultura, cui fanno riferimento magistratura, forze dell’ordine e istituzioni e svolge una funzione divulgativa. Possiamo dirci felici di essere stati con loro che hanno supportato la nascita della legge sul caporalato”, ha dichiarato Vincenzo Gesmundo, segretario generale Coldiretti Nazionale. Non solo: importante, secondo Gesmundo, è anche la difesa del Made in Italy alimentare e delle sue peculiari caratteristiche, quali la salubrità e la distintività: “Non sto chiedendo protezionismo economico, ma faccio appello a un protezionismo culturale che l’Europa si dovrebbe dare e che deve essere vero in Italia come in Europa“. Tra i temi trattati durante l’evento, anche quello dei “cibi sintetici”, che secondo la docente di Scienza dell’Alimentazione Esmeralda Capristo, bisognerebbe invece chiamare “cibi di derivazione cellulare”. Anche su questi si è espresso Gesmundo: “Sempre più spesso ci chiamano oscurantisti. Noi rispondiamo che siamo stati gli unici in Europa che hanno acceso la luce sui cibi da laboratorio, che debbono essere trattati come delle medicine, cioè che devono essere sottoposti a 10 o 15 anni di test prima di essere messi in vendita, per verificarne gli effetti sulla salute”.