Bruxelles – Booking non può acquistare eTraveli. Una loro unione potrebbe creare un gruppo troppo forte sul mercato, in grado di ridurre la concorrenza e portare a prezzi finali più alti per i consumatori. La Commissione europea, dopo le analisi del caso, proibisce la proposta di acquisizione tra uno dei principali operatori per le prenotazioni on-line di alberghi e strutture ricettizie, e il portale di viaggi.
Il commissario per la Concorrenza ad interim, Didier Reynders, non ha dubbi sul fatto che una siffatta operazione “avrebbe rafforzato la posizione dominante di Booking nel mercato delle agenzie di viaggio online per hotel”, troppo per poter permettere le nozze tra i due gruppi. Perché, spiega, “le agenzie di viaggio online fungono da intermediari tra gli hotel, soprattutto le compagnie aeree, da un lato, e i consumatori dall’altro”. Si sarebbe creato dunque un legame tra Booking e eTraveli tale da creare un unico gruppo.
“La nostra decisione di bloccare la fusione significa che gli hotel e i viaggiatori europei non saranno ulteriormente limitati nelle opzioni disponibili per offrire i propri servizi e prenotare i propri viaggi“, sottolinea quindi Reynders. “Ciò significa anche che la spinta verso prezzi competitivi e innovazione sarà preservata in questa parte importante del settore dei viaggi”.
La decisione era per certi aspetti annunciata. La transazione è stata notificata alla Commissione il 10 ottobre 2022 e la Commissione ha avviato un’indagine approfondita il 16 novembre 2022. Il 9 giugno 2023 l’esecutivo comunitario ha informato Booking, attraverso obiezione, che la proposta di operazione non sembrava possibile. Oggi la conferma.