Bruxelles – “Non si può pontificare a spese dell’Italia, cercando accoglienza e integrazione a Lampedusa, blindando il confine del Brennero. Questo governo porrà fine a questa vergogna”. È l’attacco del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano Matteo Salvini, ieri (20 settembre) durante il question time alla Camera, che ha accusato la numero uno dell’esecutivo comunitario Ursula von der Leyen di non aver “firmato l’avvio della procedura” contro l’Austria per i limiti al transito dei mezzi pesanti dei trasportatori italiani al Brennero. La Commissione però non accetta lo scontro e spiega che tocca a Italia e Austria negoziare e risolvere la questione.
Salvini ha risposto sulla vicenda con quello che ha definito “un gesto forte, ma necessario”. Rifacendosi all’articolo 259 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue), il governo italiano a guida Meloni ha quindi deciso “di attivare la procedura prevista dal Trattato Ue per presentare ricorso alla Corte di Giustizia europea contro un altro Stato per violazione del diritto eurounitario, dopo quattro anni di inerzia della Commissione europea”, ha affermato il leader della Lega. E ha poi aggiunto che ciò avviene perché “siamo di fronte a un atto di violenza e di arroganza politica istituzionale da parte di un Governo di un Paese membro dell’Unione europea a cui dobbiamo porre fine”.
In risposta, la Commissione fa sapere oggi che non ha “ancora ricevuto dall’Italia una richiesta di ricorso secondo l’articolo 259” del Trattato sul funzionamento dell’Ue (Tfue)”, tramite il portavoce responsabile per i Trasporti, Adalbert Jahnz. Aggiungendo: “È un problema del quale la Commissione si sta occupando da molto tempo. Stiamo promuovendo degli incontri tra i ministri dei trasporti di Italia, Austria e Germania durante i quali i Paesi stano cercando una soluzione per risolvere il problema del traffico. Durante il Consiglio dei trasporti che si è tenuto lo scorso primo giugno, la Commissione ha invitato i ministri interessati dei tre Paesi a considerare di nuovo i suoi suggerimenti. Tuttavia, rimaniamo dell’idea che è compito dei tre Stati trovare una soluzione a questa questione“.
La polemica è nata dalla decisione dell’Austria di adottare nuove limitazioni alla circolazione dei mezzi pesanti, che si sono aggiunte a quelle già in vigore. A partire dal secondo semestre del 2023, il numero di mezzi pesanti provenienti dalla Germania e diretti verso sud sarà ristretto a un massimo di 300 veicoli all’ora. “La libertà di circolazione è garantita dai Trattati, ma non comporta l’obbligo di trasportare le merci su gomma: abbiamo delle capacità su rotaia, siete pregati di utilizzarle”, aveva dichiarato la ministra dei trasporti austriaca Leonore Gewessler. Per spalleggiarla era intervenuto anche il ministro dei trasporti tedesco Volker Wissing: “La situazione al Brennero è drammatica, abbiamo code di 50 chilometri in Baviera e, senza una soluzione, saranno ancora più lunghe nelle aree confinanti. Dobbiamo evitarlo. È necessario trovare una soluzione comune per assicurare la fruibilità di questo collegamento tra il Nord e il Sud”.
“Le limitazioni sono state introdotte dall’Austria per motivazioni sulla carta ambientali, ma l’ambiente non c’entra nulla”, ha affermato ancora Salvini. Aggiungendo: “È semplicemente concorrenza sleale austriaca nei confronti degli imprenditori e degli autotrasportatori italiani, tedeschi e dell’intero continente europeo”.