Bruxelles – Il primo ministro belga Alexander De Croo vuole concludere un nuovo patto europeo sull’immigrazione durante la presidenza belga dell’Ue nel primo semestre del 2024. Lo ha annunciato parlando ieri sera all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, come riporta l’agenzia Belga.
La questione della migrazione è stata una parte importante del discorso di De Croo. “Il nocciolo del problema è che la migrazione, così come la conosciamo oggi, dipende dalla pura fortuna”, ha affermato. “Il modello attuale dà ai trafficanti di persone tutto il controllo e il potere – ha sottolineato -. Prendono decisioni sulla vita e sulla morte. Decidono chi entra in un paese e chi no”.
De Croo ha spiegato che si tratterebbe di “un patto per garantire che ogni Paese dell’Ue faccia la sua parte”, ha dichiarato, aggiungendo che lo si potrà fare “rafforzando la solidarietà, standardizzando e velocizzando le procedure e lavorando per una politica europea comune di riammissione e rimpatrio“.
Risolvere il problema della migrazione significa anche creare percorsi legali verso l’Europa, ha affermato De Croo, “attraverso programmi di istruzione e di talento per rafforzare le società dei paesi di origine”. Secondo il premier, i giovani africani dovrebbero poter perseguire il “sogno africano” invece di rischiare la vita in mare per il sogno europeo o americano.
Anche il Belgio, infine, vuole investire in partenariati con i Paesi d’origine per affrontare le cause profonde della migrazione: la povertà e la mancanza di opportunità economiche. Queste collaborazioni devono garantire pari diritti e opportunità a tutti, “non solo a una piccola classe dirigente”, ha sottolineato De Croo.