Bruxelles – Riformare il patto di stabilità per la fine dell’anno. Si può fare, e si deve fare. Perché l’Unione europea e i suoi Stati ne hanno bisogno, per tentare di tenere la barra a dritta dopo crisi sanitaria e le ripercussioni economiche della guerra in Ucraina che hanno messo a dura prova i bilanci nazionali. E soprattutto perché il tempo stringe, e questo impone di trovare un’intesa fin qui solo di principio. La Spagna, presidente di turno del Consiglio Ue fino a fine anno, intende provarci. E riuscirci. “Se non ci riusciamo adesso sarà molto difficile per la prossima presidenza belga, in vista delle elezioni europee, fare molti più progressi di sostanza”, avverte la ministra delle Finanze spagnola, Nadia Calviño. In quel caso “ci troveremmo in una situazione di vulnerabilità l’anno prossimo“.
Partecipando al meeting annuale di Bruegel, Calviño si dice “abbastanza fiduciosa” circa la possibilità che in sede europea si trovi l’intesa per nuove regole comune sulla gestione di conti pubblici per la fine del 2022. Un’affermazione che non si spiega con la necessità di rassicurare osservatori e calmare i mercati, ma con la consapevolezza attorno al tavolo “c’è un riconoscimento unanime della necessità di avere queste regole per la fine dell’anno”. Ma la finestra temporale si restringe sempre di più, e dunque “non abbiamo tempo da perdere“.
Il governo spagnolo intende tenere affrontare il dossier con urgenza e priorità, tanto è vero che “ne parleremo a Santiago de Compostela”, scandisce Calviño, in riferimento all’Ecofin informale del 15 e 16 settembre. E anticipa che le richieste dell’Italia, che vorrebbe uno scorporo dal calcolo del debito degli investimenti strategici per l’Ue, non saranno ignorate: “Uno degli elementi che sicuramente verranno discussi è come garantire che gli investimenti strategici di cui l’Europa ha bisogno siano intrapresi e sostenuti nel nuovo quadro di bilancio” europeo.
La ministra delle Finanze di Madrid, che comunque potrebbe lasciare il ruolo di presidente di turno del consiglio Ecofin perché in corsa per la presidenza della Banca europea per gli investimenti (BEI), tiene a precisare che la presidenza spagnola di turno del Consiglio Ue ha posto l’accento su quattro elementi considerati “chiave” nel processo di riscrittura delle regole di bilancio e la loro applicazione. Si tratta di equilibrio istituzionale (governance ed equilibrio tra il ruolo delle diverse istituzioni), garanzie per sostenibilità di bilancio nel lungo termine (riduzione progressiva dei disavanzi), sostegno gli investimenti pubblici e privati (per Piani di ripresa e Green Deal), applicazione effettiva delle nuove regole.
Calviño tiene a precisare che gli Stati membri “hanno approvato i quattro elementi chiave che dovrebbero costituire le fondamenta delle prossime regole fiscali”. Tutte da definire nel dettaglio. Il delicato compito per questo ultimo scorcio di 2022. “Abbiamo lavorato tutta l’estate a livello tecnico e avvieremo le discussioni politiche nelle prossime settimane con l‘obiettivo di trovare il giusto equilibrio tra questi quattro elementi”.