Bruxelles – Un altro passo nell’avvicinamento tra i 27 Paesi dell’Unione europea e l’Ucraina. Entra in vigore oggi (1 settembre) la Convenzione dell’Aia sul riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze straniere in materia civile e commerciale, a cui sia Kiev che Bruxelles hanno aderito. Da ora in avanti gli Stati membri dell’Ue riconosceranno le sentenze emesse da giudici ucraini e l’Ucraina riconoscerà quelle emesse dai Paesi del blocco.
Oltre all’Ue, la convenzione adottata il 2 luglio 2019 è stata firmata da Costa Rica, Israele, Russia, Ucraina, Stati Uniti e Uruguay. Al momento, sono solo due le parti ad averla ratificata: Bruxelles e Kiev. Ma altri Paesi sono chiamati ad aderire: “È arrivato il momento di rafforzare l’unità e la cooperazione internazionale in materia di diritto civile e commerciale. Spero che l’entrata in vigore della Convenzione e la sua applicazione in Ue e in Ucraina spingeranno altri Paesi ad aderire”, ha dichiarato il commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders.
La convenzione dell’Aia sulle sentenze straniere ha il fine di agevolare il commercio internazionale, gli investimenti e la mobilità riducendo i rischi e i costi delle controversie transfrontaliere. E naturalmente di consentire ai cittadini e alle imprese dell’Ue di ottenere il riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze di un organo giurisdizionale dell’Ue nei Paesi terzi partecipanti. E viceversa, con il vincolo del rispetto dei principi fondamentali dell’Unione. “In un mondo sempre più globalizzato l’applicazione del diritto non può essere limitata dalle frontiere- ha sottolineato Reynders-, più saranno numerosi i Paesi ad aderire alla convenzione, più le nostre sentenze saranno efficaci. I cittadini e le imprese beneficeranno del trattato, che faciliterà gli scambi commerciali e gli investimenti tra l’Ue e l’Ucraina”.