Bruxelles – La prima asta europea da 800 milioni per la produzione di idrogeno verde si aprirà il 23 novembre. A renderlo noto la Commissione europea pubblicandone i termini e le condizioni e ricordando che l’asta, finanziata attraverso il Fondo europeo per l’innovazione, assegnerà fino a 800 milioni di euro ai produttori di idrogeno rinnovabile nello Spazio economico europeo. Il sostegno assumerà la forma di un premio a prezzo fisso per kg di idrogeno rinnovabile prodotto in un massimo di dieci anni di funzionamento, mirando quindi a colmare il divario tra i costi di produzione e la disponibilità a pagare della domanda.
Non un vero e proprio istituto finanziario, ma la Banca europea dell’idrogeno è un’iniziativa della Commissione europea (annunciata a settembre scorso dalla presidente Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo Stato dell’Unione e svelata nel dettaglio a metà marzo) per portare la produzione di idrogeno in Europa dalla nicchia alla scala. La sfida dell’iniziativa è quella di ridurre il divario economico tra i costi più alti delle energie verdi, compreso l’idrogeno rinnovabile prodotto da elettrolisi, e l’idrogeno prodotto da altri processi, per i primi progetti. La Banca andrà a coprire la differenza tra il costo di produzione dell’idrogeno rinnovabile e il prezzo che il mercato è disposto a pagare.
Per farlo, l’esecutivo europeo sta progettando un sistema di aste per la produzione di idrogeno rinnovabile per sostenere i produttori attraverso un pagamento a prezzo fisso per kg di idrogeno prodotto per un massimo di 10 anni di funzionamento. La Commissione precisa che se il livello di partecipazione all’asta pilota sarà elevato, sarà seguita da aste annuali e potrebbe essere estesa a prodotti puliti oltre all’idrogeno rinnovabile. Si prevede che questo meccanismo di assegnazione consentirà un’implementazione più rapida delle tecnologie innovative necessarie per la transizione verde, soprattutto nei settori difficili da abbattere.
A settembre di un anno fa von der Leyen ha parlato di un investimento complessivo di circa 3 miliardi di euro nei prossimi anni “per costruire il mercato futuro” dell’energia in espansione che sarà l’economia del futuro. Nel piano ‘REPowerEu’ la Commissione ha fissato l’obiettivo di portare a 10 milioni di tonnellate di produzione interna di idrogeno rinnovabile e 10 milioni di tonnellate di idrogeno importato entro il 2030, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi e sostituire il gas naturale.