Bruxelles – In un anno in cui l’utilizzo di immagini satellitari si è rivelato quantomai vitale – dal monitoraggio dei disastri causati dall’esercito russo in Ucraina alle alluvioni e gli incendi devastanti in Europa – il Centro satellitare Ue assume un ruolo di importanza indiscutibile, in particolare sul piano dell’azione esterna dell’Unione. A confermarlo è stato oggi (29 agosto) l’alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, intervenuto alla riunione ministeriale del Centro satellitare Ue (Satcen) nella base aerea di Torrejón de Ardoz, in Spagna.
“È un centro globale e l’importanza è molto più che europea“, ha voluto ricordare nel suo punto con la stampa al termine della riunione informale, a più di due anni dall’ultima nel maggio 2021: “È l’occhio dell’Europa e dell’Unione Europea, i satelliti che girano attorno alla Terra ci inviano le immagini per la completa visione di tutto ciò che accade ovunque nel mondo ogni giorno”. Parole di un certo peso, che arrivano proprio nel giorno della firma dell’accordo di contributo che estende il ruolo del Centro satellitare Ue come fornitore di servizi del network di satelliti Copernicus. “Abbiamo discusso di come sviluppare le attività in futuro e confermato l’impegno per avere una propria intelligenze geopolitica attraverso le analisi spaziali”, ha aggiunto Borrell, a proposito del confronto insieme al commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, in Spagna.
Il Centro satellitare Ue “fornisce le migliori immagini degli sviluppi più rilevanti nel mondo”, con input che spaziano dagli aiuti umanitari all’anti-terrorismo, dai disastri naturali ai traffici illeciti “in tutto il mondo”. In particolare sull’azione esterna “la produzione è aumentata di 10 volte nell’ultimo decennio“, ha ricordato l’alto rappresentante Ue: “Solo quest’anno ha fornito 5 mila report, anche in meno di 24 ore, perché dobbiamo sapere cosa succede in tempo reale”. Un esempio su tutti: a inizio giugno il Centro satellitare Ue “ha osservato in tempo reale la distruzione della diga di Kakhovka in Ucraina e ha fornito una mappatura cruciale sull’impatto degli allagamenti”.
Copernicus e il Centro satellitare Ue
Nato nel 2001 come Global Monitoring for Enviroment and Security, il programma Copernicus è un’iniziativa congiunta della Commissione Europea con altri enti Ue: l’Agenzia spaziale europea (Esa), l’Organizzazione europea per l’esercizio dei satelliti meteorologici (Eumetsat), il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf), l’Agenzia europea per l’ambiente (AEA), l’organizzazione Mercator Océan International (Moi), l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex), l’Agenzia europea per la sicurezza marittima (Emsa), il Centro comune di ricerca e il Centro satellitare Ue (SatCen). L’obiettivo è quello di fornire in tempo quasi reale dati con una copertura globale sulla base di osservazioni satellitari, il cui utilizzo può soddisfare esigenze locali, regionali, nazionali e continentali.
Copernicus è composto di una serie di satelliti ad hoc (la famiglia Sentinel, composta di cinque satelliti) e missioni partecipanti (satelliti commerciali e pubblici): Sentinel-1A nel 2014 ha segnato l’avvio di una stagione di lanci che porterà secondo i piani di Bruxelles alla messa in orbita di una costellazione di 20 satelliti entro il 2030. Secondo quanto emerge dai calcoli effettuati sulla spesa delle operazioni di Copernicus, il costo del programma Ue per il monitoraggio della Terra è pari a circa due ero all’anno per ogni cittadino dell’Unione Europea. Per quanto riguarda le attività di Copernicus, il programma raccoglie informazioni sia satellitari sia dalle stazioni di terra (con sensori posizionati al suolo, in mare o nell’atmosfera). Dalle immagini satellitari sono create mappe, individuate caratteristiche ed anomalie ed estrapolate informazioni statistiche. Le attività sono organizzate in sei servizi – atmosfera, ambiente marino, territorio, cambiamenti climatici, sicurezza, emergenze – che gli utenti possono utilizzare in svariate aree, dalla lotta contro i disastri naturali all’azione esterna.
Il Centro satellitare Ue è l’agenzia che sostiene il processo decisionale di Bruxelles nel campo della politica estera e di sicurezza comune (Pesc), comprese le missioni e le operazioni di gestione delle crisi causate dall’uomo o dalla natura. Fondato nel 1992 come Centro satellitare dell’Unione Europea Occidentale, 10 anni più tardi è stato incorporato come agenzia dell’Ue e da allora fornisce prodotti e servizi che derivano dall’utilizzo di risorse spaziali. Nel corso dell’ultimo decennio è diventato un attore essenziale per la politica europea di intelligence geospaziale e dal giugno 2019 il direttore è il romeno Sorin Dumitru Ducaru.