Bruxelles – Dal suo soggiorno in Valle d’Itria, in Puglia, la premier Giorgia Meloni ricarica le batterie in vista di un autunno caldo, anticamera di un 2024 decisivo per gli equilibri in Europa. In un’intervista concessa a La Repubblica, il Corriere della Sera e La Stampa, la presidente del Consiglio ha messo i puntini sulle i sull’eventuale alleanza tra Popolari e Conservatori che potrebbe cambiare le sorti della maggioranza a Bruxelles. Il messaggio è chiaro: “Le intese le faremo quando si conosceranno i pesi elettorali”.
Se le porte della coalizione di destra saranno aperte anche agli estremisti francesi del Rassemblement National, guidati da Marine Le Pen, e ai tedeschi di Afd, si vedrà dunque più avanti. La premier, presidente dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr), preferisce prendere tempo. “È troppo presto per parlare. Io voglio far crescere i Conservatori e vedo che in Europa il realismo di chi porta avanti le nostre posizioni si sta affermando. Vogliamo costruire una maggioranza che sul piano dei valori sia omogenea”, ha dichiarato Meloni. Che però, lancia un messaggio al Partito Popolare europeo e al suo leader Manfred Weber su Le Pen: “Non ho ragione di mettere veti su nessuno, non ho quest’autorevolezza”, ha precisato, lasciando la patata bollente in mano all’uomo forte del primo partito al Parlamento europeo.