Bruxelles – Qualcuno, a turno, a presidiare, a garantire un minimo di presenza e attività per l’amministrazione che si auspica ordinaria. Ma per il resto tutto fermo. L’effetto ‘estate’ si fa sentire anche a Bruxelles, dove le istituzioni comunitarie, come di consueto, sono ferme e in alcuni casi addirittura chiuse. Come nel caso del Parlamento europeo. Qui le ultime riunioni di commissioni risalgono al 28 luglio, e riprenderanno il 28 agosto. Eurodeputati in vacanza, o al lavoro nelle proprie circoscrizioni elettorali.
Stesse dinamiche per la Bce, il cui consiglio direttivo tornerà a riunirsi il 14 settembre, e per il Consiglio, dove il calendario di seduta aggiorna tutto a fine mese. Prima riunione tecnica prevista per il 24 agosto, per il Comitato politico e di sicurezza (Psc). Il Coreper, l’insieme dei rappresentanti dei Ventisette Stati membri, non tornerà a riunirsi prima del 6 settembre. Sempre che avvenimenti esterni ed eccezionali non rendano necessarie convocazioni straordinarie.
E’ il quadro internazionale la vera incognita per un’Unione europea al minimo della sua operatività. La guerra in Ucraina che continua, la questione del grano ucraino e il recente colpo di Stato in Niger sono solo tre degli esempi pratici che possono incidere sull’attività politica a dodici stelle e indurre a eventuali riunioni straordinarie.
Per questo motivo la Commissione europea ha deciso di lasciare almeno un membro del collegio, che tornerà a riunirsi il 6 settembre, ‘di guardia’. Da fine luglio è stata disposta una rotazione che ha visto il commissario per l’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, rimanere da solo a garantire la permanenza dell’esecutivo comunitario. Un programma settimanale che ha visto quindi il responsabile per l’Ambiente, Virginijus Sinkevičius, proseguire con questa organizzazione del lavoro (31 luglio-4 agosto). Il calendario vede adesso le presenze della responsabile per la Salute, Stella Kyriakides (5-11 agosto), seguita dalla commissaria per gli Affari interni, Ylva Johansson (12-18 agosto), e dalla commissaria per l’uguaglianza Helena Dalli (19- 27 agosto).
Le poche presenze fisiche nella capitale dell’Ue non significano però che l’Unione europea resta senza fare niente. Ci sono anche tutta una serie di funzionari in reperibilità e al lavoro a distanza, per garantire comunque un funzionamento minimo dell’Europa in tempi di vacanze estive, di cui anche nelle istituzioni Ue si cerca di godere.
Il tradizionale ‘regime estivo’ si ripercuote anche sull’agenda per i giornalisti. I tradizionali appuntamenti con la stampa in Commissione sono confermati, ma due volte a settimana soltanto. Da tutte le istituzioni si garantiscono comunque canali di comunicazione più tradizionali quali mail e contatti telefonici per i casi di necessità.