Bruxelles – Non solo rischio tumori. Dal negozio rischiano di arrivare a casa giocattoli realizzati con sostanze chimiche potenzialmente nocive per apparato respiratorio e sistema neurologico. La Commissione europea non ignora i rischi e decide di correre ai riparti proponendo una modifica della legislazione in materia attraverso il divieto di queste sostanze. La proposta di regolamento intende rendere ancora più sicuri i giochi in commercio all’interno del mercato unico.
Al fine di proteggere meglio i bambini dalle sostanze chimiche nocive, le norme proposte non solo manterranno l’attuale divieto di utilizzare sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (Cmr) nei giocattoli, ma vieteranno anche l’uso di altre sostanze chimiche nocive. Ad esempio, spiega l’esecutivo comunitario, questa proposta vieterà l’uso di sostanze che influiscono sul sistema endocrino (interferenti endocrini) e quelle sostanze chimiche che sono tossiche per un organo specifico, compresi i sistemi immunitario, neurologico o respiratorio. Si tratta di sostanze chimiche “particolarmente dannose per i bambini in quanto potrebbero interferire con i loro ormoni, il loro sviluppo cognitivo o più in generale avere un impatto sulla loro salute”.
Previste tuttavia eccezioni alla regola. Saranno permesse deroghe a tali divieti generici solo “in circostanze limitate” in cui l’uso di tali sostanze nei giocattoli non rappresenta un rischio per i bambini e quando “non vi sono alternative”.
Il team von der Leyen vuole inoltre un passaporto digitale con tutte le informazioni relative al prodotto, la sua fabbricazione, caratteristiche tecniche. Un’innovazione, quest’ultima, che sembra rispondere alle richieste del Parlamento europeo, che ha chiesto maggiore sicurezza per tutto ciò che ha a che fare con internet. Le modifiche normative che l’esecutivo comunitario intende apportare al quadro comunitario guardano con un certa attenzione ai giocattoli potenzialmente nocivi che si trovano “specialmente on-line”, sottolinea la Commissione.