Bruxelles – Raddoppiare il numero dei distretti dell’idrogeno in Europa da qui al 2025. Questo l’obiettivo inserito dalla Commissione europea nel piano ‘REPowerEu’, proposto a maggio di un anno fa per affrancare l’Ue dalla dipendenza dai combustibili fossili russi nel contesto della guerra di aggressione ai danni dell’Ucraina. I distretti dell’idrogeno sono agglomerati industriali posizionati in maniera strategica nell’ottica di creare una rete di produzione e distribuzione di idrogeno, possibilmente verde, alle imprese o ai trasporti.
E una tabella di marcia per aumentare e armonizzare le regole per raggiungere i target fissati nel piano REPowerEu è ciò a cui sta lavorando la Commissione europea, che ha aperto una consultazione pubblica fino al 16 agosto per preparare il documento e delineare le priorità strategiche e le azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi di REPower, ricordando che i “distretti dell’idrogeno sono fondamentali per sviluppare l’economia dell’idrogeno pulito e proteggere gli obiettivi di neutralità carbonica del Green Deal europeo”.
Una tabella di marcia per l’idrogeno
A detta dell’esecutivo comunitario, la tabella di marcia andrà inoltre a descrivere in che modo i distretti dell’idrogeno contribuiranno a raggiungere l’obiettivo generale per l’idrogeno fissato in ‘REPowerEU’: produrre almeno 10 milioni di tonnellate all’anno di idrogeno rinnovabile a livello nazionale importarne altrettanti entro il 2030. Per accelerare la diffusione dei distretti dell’idrogeno nell’Ue, la Commissione osserva che saranno necessari ingenti investimenti nella ricerca e nell’innovazione, nonché un’azione congiunta pubblica e privata. Nel documento che accompagna l’apertura della consultazione Bruxelles individua ed elenca una serie di ostacoli che frenano un’accelerazione dello sviluppo e della diffusione dei distretti dell’idrogeno, tra cui la mancanza di produzione di idrogeno nell’Ue, ma anche la scarsa efficacia in termini di costi delle tecnologie di produzione di idrogeno pulito e l’insufficiente diffusione di tecnologie innovative a idrogeno pulito.
La tabella di marcia delineerà le misure (comprese quelle prioritarie) necessarie per conseguire l’obiettivo ‘REPowerEU’ di raddoppiare il numero di distretti dell’idrogeno nell’Ue entro il 2025 e favorire l’attuazione della normativa sull’industria a zero emissioni nette, ovvero il ‘Net-Zero Industry Act’ presentato il 16 marzo scorso come pilastro normativo centrale del Piano industriale per il Green Deal europeo. Le misure saranno strutturate intorno a cinque elementi portanti: ricerca e innovazione, un quadro normativo più moderno e aggiornato, la promozione della cooperazione e le sinergie e raccogliere finanziamenti; l’istruzione, formazione e competenze del settore; e, infine, promuovere lo sviluppo di una rete di distretti dell’idrogeno a livello mondiale. Ad esempio, nel primo pilastro relativo a ricerca e innovazione, Bruxelles pone l’accento sulla necessità di sviluppare un’agenda comune di ricerca e innovazione con gli Stati membri per collegare i distretti dell’idrogeno all’interno del territorio comunitario. L’idea è poi quella di potenziare l’osservatorio per l’idrogeno pulito per costruire una base di conoscenze sui distretti dell’idrogeno che comprenda le migliori pratiche sull’acquisizione di finanziamenti nazionali e regionali e sulle attuali condizioni normative e di autorizzazione. Secondo le indicazioni fornite da Bruxelles la tabella di marcia dovrebbe arrivare entro la fine del 2023.