Bruxelles – I ministri degli Esteri dei 27 hanno confermato, senza apportare modifiche, la validità dell’elenco Ue delle organizzazioni terroristiche. Ai 13 individui e ai 21 gruppi ed entità inclusi nella lista si applicano il congelamento dei capitali e delle altre risorse finanziare detenute nel territorio comunitario e, contemporaneamente, il divieto nei Paesi membri di mettere capitali e risorse economiche a loro disposizione.
Tra le 21 entità rimangono dunque organizzazioni come Hamas, l’ala militare di Hezbollah, il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), la Jihad Islamica Palestinese, Fronte popolare di liberazione della Palestina (Pflp), la Direzione della sicurezza interna del ministero iraniano dell’Intelligence e della sicurezza.
Bruxelles ha redatto per la prima volta l’elenco in attuazione della risoluzione adottata dal Consiglio di sicurezza dell’Onu a seguito degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001. Da allora lo riesamina periodicamente, almeno una volta per semestre. Non figurano nel regime di sanzioni Al Qaida e Daesh, perché su di esse l’Ue può applicare misure restrittive in maniera autonoma.