Bruxelles – Uno non esclude l’altro, ma lo anticipa. La nuova piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (chiamata con l’acronimo “Step”) – proposta dalla Commissione europea nel quadro della revisione del bilancio – non andrà a sostituire l’idea del Fondo di sovranità per finanziare una industria a zero emissioni ma è un “progetto pilota” che porterà la futura Commissione europea ad avanzare una proposta. Una proposta che di sicuro non arriverà nell’attuale esercizio finanziario. “Per dare vita a un nuovo Fondo” finanziario “servono dai 18 ai 24 mesi, quindi riusciremo ad averlo non dentro questo esercizio finanziario (2021-2027)”, ha chiarito Stephanie Riso, la direttrice generale della Dg Budget della Commissione europea, prendendo parte oggi (19 luglio) a un’audizione nelle commissioni riunite per l’industria, la ricerca e l’energia (Itre) ed economica (Budg) del Parlamento europeo sulla piattaforma proposta dall’esecutivo comunitario lo scorso mese.
La Commissione Ue ha messo la ‘competitività’ industriale tra le tre priorità di questa revisione di medio termine (insieme all’Ucraina e alle migrazioni, per un valore totale di 66 miliardi di euro) e ha proposto la creazione di una nuova piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (chiamata con l’acronimo “Step”), attraverso cui Bruxelles chiede agli Stati membri di mobilitare altri 10 miliardi di euro per aumentare il budget di alcuni programmi già esistenti: InvestEu (3 miliardi), Horizon Europe (0,5), Fondo per l’innovazione (5 miliardi) e Fondo europeo per la difesa (1,5). Secondo le stime della Commissione, queste integrazioni “hanno il potenziale per generare circa 160 miliardi di euro di investimenti da parte delle imprese europee in progetti che promuovono la sovranità europea”, anche grazie a un sigillo di sovranità per progetti ammissibili ma ancora non completamente finanziati.
Nulla di simile al Fondo di sovranità annunciato nei mesi scorsi per finanziare l’industria a emissioni zero. Deep-tech, clean-tech e bio-tech: ovvero tecnologia profonda, pulita e biotecnologia sono le tecnologie su cui si soffermerà. La Commissione europea è convinta che ‘Step’ sarà un precursore di un vero e proprio Fondo di Sovranità che verrà creato in futuro. “Crediamo che quello che impareremo dal rendere operativo Step ci aiuterà a dar vita a quella che sarà una nuova proposta nel contesto del prossimo Quadro finanziario plueriennale”, ha spiegato Riso. Quindi sarà compito della futura Commissione europea. Sulla proposta di revisione del bilancio dovranno pronunciarsi i due colegislatori dell’Ue, Parlamento e Consiglio, possibilmente entro la metà di novembre.