Bruxelles – Due round di acquisti congiunti, e altri tre da organizzare entro la fine dell’anno. Si è chiusa lunedì 10 luglio anche la seconda gara gestita dalla Commissione europea per attrarre forniture congiunte di gas, con in tutto 25 fornitori internazionali che hanno risposto alla gara con offerte per la fornitura di un volume totale di 15,19 miliardi di metri cubi di gas per rispondere alla domanda europea aggregata raccolta di 15,92 miliardi di metri cubi di gas. A fare il punto oggi in conferenza stampa il vicepresidente della Commissione europea, Maroš Šefčovič, responsabile per la piattaforma energetica dell’Ue e per gli acquisti congiunti di gas, precisando che i destinatari della gran parte degli acquisti congiunti finora sono stati “Paesi Bassi, Francia, Italia, Bulgaria e Germania”. Il vicepresidente non può fornire ulteriori informazioni su quali sono le aziende coinvolte, che sono coperte dalla privacy (così come i fornitori).
“Abbiamo raccolto una domanda di quasi 16 miliardi di metri cubi, ovvero oltre 4 miliardi di metri cubi in più rispetto al primo bando”, ha ricordato. L’iter per poter avanzare le richieste di fornitura si era aperto lo scorso 26 giugno, mentre dal 7 al 10 luglio le aziende internazionali hanno avuto la possibilità di rispondere alla domanda collettivamente aggregata in ambito Ue. Sono stati 25 i fornitori internazionali ad aver risposto alla domanda aggregata per 15,19 miliardi di metri cubi, quindi poco meno dei volumi della domanda. Sefcovic ha poi precisato che il volume di gas abbinato è pari a 11,98 miliardi di metri cubi. Di questo volume – ha chiarito Sefcovic – il gas naturale liquefatto (Gnl) rappresenta 5,5 miliardi di metri cubi e i restanti 6,4 miliardi di metri cubi coprono il gas trasportato via gasdotto.
Dopo questa seconda gara, il terzo round sarà aperto dopo la pausa estiva, a cui seguiranno altri due entro fine anno, per arrivare a cinque in totale entro il 2023. L’idea della Commissione europea è quella di attrarre fornitori su base regolare, indicativamente ogni due mesi (giugno, agosto, ottobre e dicembre) fino alla fine del 2023, consentendo a tutte le imprese di volta in volta di contrattare il gas per i successivi 12 mesi. Il regolamento Ue sugli acquisti congiunti prevede l’obbligo di aggregazione del 15 per cento dei suoi obiettivi annuali di stoccaggio del gas, in vista della prossima stagione di riempimento degli stoccaggi per l’inverno: i Paesi membri Ue hanno l’obbligo di riempire le riserve sotterranee di gas al 90% della capacità entro il primo novembre del 2023. Sefcovic ha confermato inoltre l’idea di rendere lo strumento degli acquisti congiunti strutturale nella politica energetica dell’Ue, estendendolo anche alle forniture di gas rinnovabili, materie prime critiche e idrogeno. Il vicepresidente ha annunciato che in ottobre sarà pubblicato il primo resoconto sui risultati di questi primi mesi di esercizio, per capire anche come procedere nei prossimi passi e come portare avanti il lavoro.