Bruxelles – “In generale, non solo per l’Italia, raccomandiamo di concentrarsi sull’attuazione” dei piani nazionali per la ripresa (Pnrr) “ed evitare che le loro modifiche non rallentino il resto del lavoro“. Tradotto: fare le riforme e rispettare gli impegni assunti con l’Europa e i partner europei. Valdis Dombrovskis invita il governo Meloni a recuperare il tempo perduto. Il commissario per un’Economia al servizio delle persone non può non guardare con preoccupazione ad un Paese che, assieme alla Spagna, è il principale beneficiario della strategia per la ripresa post-pandemica. Si vede riconosciuta una dote complessiva da di 191,5 miliardi di euro tra sovvenzioni (68,9 miliardi) e prestiti (122,6 miliardi). Soldi che l’Italia non riesce a spendere.
L’invito a fare presto e bene, al netto di legittime richieste di modifica, non è nuovo. Se l’attuazione del Recovery Fund fallisse, immaginare di ripetere l’esperienza di debito comune sarebbe complicato. Un avvertimento che il commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni, continua a dire da quasi tre anni, da dicembre 2020. Per questo oggi, sia pur in modo diverso dal collega Dombrovskis, continua a fare pressioni sull’Italia.
“Prossimamente” si capirà se il governo Meloni potrà ricevere la terza rata da 19 miliardi di euro bloccata ormai da mesi, dice senza sbottonarsi ulteriormente Gentiloni. Quanto alla quarta rata, da 16 miliardi, “abbiamo ricevuto la richiesta di modifica di dieci dei 27 obiettivi”, conferma il commissario. “La valutiamo quanto prima, ma trattandosi di una richiesta di modifica sostanziosa, un terzo degli obiettivi, ci prenderemo il tempo necessario”. Detto questo, niente scuse. “Non credo che l’aumento dei tassi di interesse complichi l’attuazione del Pnrr“.
Terza rata utile per il Pnrr ancora congelata e quarta che si allontana. Senza contare che l’Italia non ha ancora presentato le richieste di modifica utili a soddisfare la strategia per l’indipendenza energetica, RepowerEu. La richiesta di fare presto e bene non è un caso. Spetta al direttore del Tesoro, Riccardo Barbieri Hermitte, fare da ‘messaggero’ per il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, non presente a Bruxelles perché impegni istituzionali concomitanti gli hanno impedito di partecipare ai lavori dell’Eurogruppo. Ma non di ricevere un chiaro invito a fare presto e bene.