Bruxelles – L’aumento dei tassi di interesse complica i piani della Commissione europea, ‘mangiando’ le risorse individuate per il rilancio delle economie degli Stati membri a seguito della crisi sanitaria. Paolo Gentiloni non fa polemica, non critica quelle che restano decisioni che la Banca centrale europea prende in totale autonomia e nel rispetto del proprio mandato. Ma il commissario per l’Economia non può non prendere atto di una situazione cambiata, la stessa che, non a caso, ha indotto l’esecutivo comunitario a chiedere una revisione del bilancio pluriennale dell’Unione da 65,8 miliardi di euro aggiuntivi.
Non ci sono praticamente più soldi per finanziare il funzionamento dell’Ue con la quota parte di NextGenerationEu, lo strumento di risposta alla crisi prodotta dalla pandemia di Covid-19 in cui ricade il Recovery Fund, destinata ai programmi dell’Ue veri e propri (ricerca, coesione, investimenti) previsti dal budget 2021-2027. “L’attuale bilancio pluriennale dell’Ue prevede una dotazione di circa 15 miliardi di euro per i costi di finanziamento di NextGenerationEU”, ricorda Gentiloni in audizione in commissione Affari economici del Parlamento europeo. “Questa dotazione dovrebbe essere esaurita entro l’estate a causa dell’aumento dei tassi di interesse”.
E’ dunque questo il motivo che ha indotto il team von der Leyen a chiedere agli Stati di correre ai riparti, mettendo nelle casse dell’Unione risorse aggiuntive. “Le simulazioni mostrano un costo di finanziamento totale di 34 miliardi di euro per il periodo 2021-2026, un ordine di grandezza che non può essere gestito utilizzando le flessibilità esistenti nel bilancio dell’Ue”. Non c’era dunque alternativa, il messaggio del commissario agli eurodeputati.
Dopo le imprese, che non hanno fatto mancare la loro perplessità sulle scelte della Bce di continuare ad aumentare i tassi di interesse, arriva però anche l’ammissione da parte della Commissione di effetti collaterali di misure varate per contrastare il problema dell’alta inflazione. A tal proposito Gentiloni vuole evitare di essere frainteso. Nessuna critica a Lagarde. L’inflazione “rimane troppo alto”, e non solo in Europa. “Le banche centrali di tutto il mondo hanno inasprito la politica monetaria nel tentativo di eliminare l’inflazione”. Non senza conseguenze.