Bruxelles – Mantenere fede alle promesse e attuare le politiche contro gli estremismi, di destra come di sinistra, che dominano l’Europa a pochi mesi dalle nuove elezioni del Parlamento europeo. E’ la ricetta che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presenta su come rispondere in maniera efficace all’ascesa di posizioni estremiste in Europa, entrando per la prima volta in maniera diretta nel merito della debacle in corso sullo spostamento a destra di parte del suo stesso gruppo politico, il Partito popolare europeo (Ppe), su alcune tematiche chiave della sua legislatura. Il riferimento diretto non c’è, ma è comunque chiaro.
“Penso sia importante tener fede alle nostre promesse e realizzare le nostre politiche”, ha detto von der Leyen in una conferenza stampa congiunta a Madrid con il premier spagnolo Pedro Sanchez, per l’inaugurazione ufficiale della presidenza spagnola alla guida dell’Ue. Sottolinea che è necessaria una riflessione sull’argomento. “In un mondo che cambia è fondamentale per noi dare fiducia e sicurezza, far vedere che abbiamo una visione. Gli estremisti, di sinistra o di destra, guardano indietro e hanno paura di ogni tipo di cambiamento. Noi, il gruppo democratico del centro, dobbiamo dimostrare che abbiamo idee chiare su come affrontare i cambiamenti che stanno accadendo”, ha aggiunto. Non casualmente, von der Leyen fa riferimento al cambiamento climatico che “è un dato di fatto, noi abbiamo un’idea, una visione di come affrontarlo e renderlo un’opportunità” attraverso le tecnologie, l’innovazione, la possibilità di dimostrare che si può avere crescita e prosperità riducendo le emissioni”.
Dichiarazioni che arrivano proprio in un momento molto teso dei rapporti tra von der Leyen e il Ppe che ha lanciato una vera e propria battaglia su alcuni dei pilastri del Green Deal, come la Legge sul ripristino della natura o il taglio dei pesticidi. Per alcuni, una mossa politica in vista delle elezioni europee del 2024, per trovare consenso nell’elettorato agricolo. Per altri, un tentativo di delegittimare l’attuale presidente della Commissione, che fa parte della famiglia politica del Ppe ed è atteso che si candidi per un secondo mandato ed è la principale artefice del Patto verde per l’Europa, cardine della sua legislatura. Ad ogni modo, la levata di scudi da parte del centrodestra europeo è un fatto reale e mette in discussione future alleanze in vista delle elezioni europee.
Come l’ambiente, von der Leyen ha voluto sottolineare ancora che la guerra che la Russia ha scatenato in Ucraina “è un dato di fatto. E’ causa di molte sofferenze, e causa anche a noi molti problemi. Ma è anche un momento in cui noi, come democratici, dobbiamo dimostrare, ed è quello che stiamo facendo, che siamo fiduciosi: che difenderemo la Carta delle Nazioni Unite, che difenderemo il diritto internazionale, che rafforzeremo i principi di sovranità e di integrità territoriale”. Von der Leyen ha concluso ribadendo che “dobbiamo realizzare le nostre politiche, e dimostrare di avere una visione e un’idea su come affrontare i problemi del cambiamento che si verifica, ma anche su come trasformarli in opportunità”.