Bruxelles – Dal Giappone alla Corea del Sud. È arrivato il tempo dei partenariati digitali Ue con i due Paesi dell’Estremo Oriente più allineati agli obiettivi strategici dell’Unione, sui temi che proprio per Bruxelles sono considerati di importanza cruciale per il presente e il prossimo futuro. Semiconduttori, intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni, 5G, sicurezza informatica ed economica, comunicazioni sicure. I primi Consigli di partenariato digitale con Giappone e Corea del Sud – co-presieduti entrambi dal commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, nel suo viaggio in Asia orientale tra la fine della scorsa settimana e l’inizio di quella in corso – hanno dato alcune importanti indicazioni sul lavoro che nei prossimi mesi e anni sarà sviluppato rispettivamente con Tokyo e Seul nel definire le strategie congiunte di sviluppo tecnologico.
“Dobbiamo rafforzare la nostra sicurezza economica attraverso una cooperazione rafforzata su ricerca e resilienza della catena di approvvigionamento per i semiconduttori, ambiente di investimento per la tecnologia” – dalla connettività ai supercomputer, dal 5G e 6G alla sicurezza informatica – “e il regolamento sull’intelligenza artificiale”, ha annunciato lo stesso commissario Breton l’inizio dei lavori del primo Consiglio del partenariato digitale Ue-Giappone a Tokyo questa mattina (3 luglio). Un confronto basato su computer ad alte prestazioni e microchip, ma anche sull’intelligenza generativa (integrazione di modelli linguistici di grandi dimensioni nei motori di ricerca): “L’Unione Europea è il luogo ideale in cui investire“. Sul tema della sicurezza è cruciale l’annuncio dei due partner a margine dei lavori sulla la firma del protocollo d’intesa per collegare Europa e Giappone attraverso un cavo sottomarino di 14 mila chilometri: “È una mossa geopolitica importante per diversificare i punti di strozzatura, bypassando la Russia e il Canale di Suez, ridurre la latenza, rafforzare la sicurezza informatica”.
Il primo Consiglio del partenariato digitale con il Giappone segue a ruota quello avviato venerdì scorso (30 giugno) a Seul con la Corea del Sud. Dal confronto tra i due partner è emerso l’impegno a cooperare sulle tecnologie emergenti e l’istituzione di un Forum Ue-Corea del Sud per stimolare il lavoro congiunto dei ricercatori nell’ambito dei semiconduttori. Nel settore del calcolo ad alte prestazioni saranno unite le forze per sviluppare applicazioni da utilizzare “in casi di interesse comune come gli eventi meteorologici estremi o la scienza dei materiali”, anche grazie a un gruppo di esperti ‘Quantum’ sugli standard e ricerca. Per il prossimo futuro sarà definita una visione comune per il 6G e sarà intensificata la cooperazione in materia di intelligenza artificiale attraverso un dialogo permanente “per consentire un aggiornamento regolare da entrambe le parti sulle iniziative per un’Ia affidabile”, compresi i modelli di intelligenza artificiale generativa. Infine dovrà essere rafforzata la cooperazione sulla sicurezza informatica, in particolare attraverso lo scambio di informazioni e la collaborazione industriale.
Cosa sono i partenariati digitali Ue
I partenariati digitali Ue si pongono l’obiettivo di legare i partner dell’Estremo Oriente in un’alleanza tecnologica e verde, per dare una spinta decisiva alla cooperazione industriale e legislativa non solo in un settore chiave per il futuro tecnologico ma anche per le ambizioni verdi dentro e fuori l’Europa. È datata 12 maggio la prima intesa con il Giappone, basata principalmente sulla connettività internazionale sicura e le infrastrutture di dati verdi, la privacy, l’innovazione dei dati, la regolamentazione digitale, lo sviluppo di competenze per i lavoratori e la trasformazione digitale delle aziende, comprese le piccole e medie imprese, e dei servizi pubblici.
Sei mesi più tardi, il 28 novembre è arrivata la seconda intesa con la Corea del Sud che ha messo in chiaro la necessità di promuovere il lavoro congiunto su semiconduttori, reti mobili di nuova generazione, calcolo quantistico e ad alte prestazioni, sicurezza informatica, intelligenza artificiale, piattaforme, dati e competenze digitali. Il partenariato digitale si è basato da subito sulla cooperazione tra Bruxelles e Seul in ambito commerciale, tecnologico e della ricerca e ha sancito un significativo approfondimento delle sinergie comuni a favore di imprese e cittadini dell’Unione e della Corea del Sud, ma anche dei legami di investimento sul piano del progresso sostenibile delle rispettive economie. Le prossime riunioni dei due partenariati digitali Ue sono previste per l’inizio del 2024 a Bruxelles.