Bruxelles – Portatili, per mezzi di trasporto, per veicoli elettrici e batterie industriali. L’Europarlamento riunito in plenaria a Strasburgo voterà domani (14 giugno) sull’accordo raggiunto con gli Stati membri a dicembre scorso sulla proposta della Commissione europea per aggiornare la legislazione dell’Ue sulle batterie, primo pilastro del suo piano d’azione per l’economia circolare. La nuova normativa riguarda tutte le tipologie di batterie vendute nell’Ue e punta a rivoluzionare l’intero ciclo di vita delle batterie, dalla loro progettazione fino al loro smaltimento come rifiuti. A guidare i negoziati per conto dell’Europarlamento l’eurodeputato dei Socialisti&Democratici, Achille Variati, che nel dibattito in Aula che si è tenuto oggi a Strasburgo ha spiegato che non è un caso che questo approccio olistico sia stato applicato a un settore come quello delle batterie “che vedrà crescere nei prossimi anni in maniera sostanziale la domanda, che aumenterà di 15 volte per i soli veicoli elettrici tra il 2020 e il 2035”.
La nuova normativa – ha ricordato ancora – per la prima volta applica al settore delle batterie un serie di requisiti di sostenibilità che vanno dall’impronta carbonica massima, al contenuto minimo di materiale riciclato, agli standard di performance e sostenibilità. L’accordo tra Parlamento e Consiglio Ue su cui voterà domani in ultima lettura l’Aula di Strasburgo prevede di introdurre un’etichetta per informare sull’impronta di carbonio per le batterie per i mezzi di trasporto e per i veicoli elettrici e per le batterie industriali ricaricabili con una capacità superiore a 2kWh. Tre anni e mezzo dopo l’entrata in vigore della normativa, inoltre, le batterie portatili negli apparecchi devono essere progettate in modo che i consumatori possano rimuoverle e sostituirle facilmente da soli.
Per rendere i consumatori più consapevoli, le batterie riporteranno etichette e codici QR con informazioni relative alla loro capacità, prestazioni, durata, composizione chimica, nonché il simbolo della “raccolta differenziata”.Anche le batterie LMT, le batterie industriali con una capacità superiore a 2 kWh e le batterie dei veicoli elettrici dovranno disporre di un “passaporto digitale della batteria” che includa informazioni sul modello della batteria, nonché informazioni specifiche sulla singola batteria e sul suo utilizzo. L’intesa tra co-legislatori prevede anche di introdurre standard minimi di raccolta di rifiuti, sono fissati al 45 per cento entro il 2023, al 63 per cento entro il 2027 e al 73 per cento entro il 2030 per le batterie portatili, e al 51 per cento entro il 2028 e al 61 per cento entro il 2031 per le batterie usate per i mezzi di trasporto. Mentre sono fissati i livelli minimi di cobalto recuperato (16%), piombo (85%), litio (6%) e nichel (6%) dai rifiuti di produzione e di consumo devono essere riutilizzati nelle nuove batterie. Entro il 31 dicembre 2030 la Commissione valuterà se eliminare gradualmente l’uso di batterie portatili non ricaricabili di uso generale.