Bruxelles – Roma, Lazio, Inter, Milan, Genoa, Fiorentina, Torino, Bologna. Ma pura Orlandina, Atletico Rio de la Plata, Cultura contro camorra e una rappresentativa dell’Italia. Tanti italiani, tante fedi sportive diverse, un’unica passione – il calcio – per un duplice obiettivo: inclusione e solidarietà. A Bruxelles arriva il torneo di calcio a sei a scopo benefico, organizzato dal Comites di Bruxelles, Brabante e Fiandre con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Belgio. Obiettivo: raccogliere fondi da destinare al COASIT (ente assistenziale per gli italiani in difficoltà) e alla Croce Rossa Italiana per l’emergenza in Emilia Romagna. Il maltempo colpisce il nord Italia, gli italiani in Belgio rispondono.
Un’iniziativa che arriva a pochi giorni dal video-messaggio del capo dello Stato, Sergio Mattarella, che nel discorso alla Nazione per la festa della Repubblica del 2 giugno, ha ricordato l’importanza del contributo offerto dai tanti uomini e donne che vivono all’estero.
I club dei tifosi delle squadre di calcio italiane a Bruxelles danno vita alla speciale competizione, nella cornice del centro sportivo Albert Demuyter di Ixelles. Una formula che, nel rispetto dell’inclusione e dell’aggregazione dello sport, vede l’abbattimento della frontiera di genere. Il noto calcetto viene rivisitato nella formula ‘5+1’, cinque uomini e una donna. Il torneo “Sport e inclusione” intende essere la prima edizione di un qualcosa che gli organizzatori vorrebbero ripetere a cadenza regolare annuale.
In campo dalle 10 alle 18, per un torneo tra dodici squadre che si contenderanno il trofeo messo in palio. Si rispolvera l’esperienza e l’iniziativa alla base della ‘coppa della presidenza‘, torneo amatoriale riservato ai club delle squadre di calcio di serie A organizzato nel 2014, in occasione dell’ultima presidenza di turno italiana del Consiglio dell’Ue, e di cui Eunews è stata media-partner.
La comunità inizia a costruire nuovi modi di ritrovarsi e fare squadra. Non è confermata la presenza di realtà importanti quali quelle di Juventus e Sampdoria. Ma non è che l’inizio di un percorso. Si lavora già alla seconda edizione, assicurano gli organizzatori, con l’obiettivo di avere ancora più sport e ancora più inclusione.