Bruxelles – La Commissione europea ha deciso di avviare una procedura di infrazione contro la Polonia per la legge, conosciuta come Lex Tusk, con cui Varsavia vuole dar vita a una commissione d’inchiesta speciale per indagare sull’influenza russa e sulla sicurezza del Paese, ma che Bruxelles teme che possa essere usata come strumento contro l’opposizione in vista delle prossime elezioni che si terranno in autunno.
Ad annunciarlo oggi (7 giugno) il vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega al commercio, Valdis Dombrovskis, in conferenza stampa a Bruxelles dopo la riunione del collegio dei commissari in cui si è discusso anche di Varsavia. “Abbiamo discusso della situazione in Polonia e il Collegio ha deciso di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di messa in mora in relazione alla nuova legge sulla commissione statale per l’esame dell’influenza russa”, ha spiegato Dombrovskis.
La lettera dovrebbe essere inviata domani e rappresenta il primo passo per avviare una procedura di infrazione, con la possibilità di portare il Paese di fronte alla Corte di giustizia europea se l’illecito non viene affrontato. La mossa di Bruxelles arriva dopo avere espresso insieme a Washington nelle scorse settimane varie preoccupazioni sul fatto che la legge possa essere utilizzata per prendere di mira politici nel periodo che precede le elezioni. Con la lettera in mora, la Commissione europea chiede al Paese che la riceve ulteriori informazioni e una risposta dettagliata entro un termine temporale preciso, generalmente due mesi. La Commissione può quindi inviare un parere motivato, vale a dire una richiesta formale di conformarsi al diritto dell’Unione in cui spiega perché ritiene che il paese violi il diritto dell’Ue, e se il Paese continua a non conformarsi alla legislazione, la Commissione può decidere di deferirlo alla Corte di giustizia.