Bruxelles – Come il vertice Ue-Balcani Occidentali del 6 dicembre 2022 a Tirana, anche la seconda riunione della Comunità Politica Europea a Chișinău viene anticipata da un’anteprima digitale storica. Unione Europea e Moldova hanno siglato una dichiarazione congiunta degli operatori di telecomunicazioni che pone l’obiettivo reale di abbattere i costi del roaming dati e voce tra le due parti già a partire dal prossimo anno.
“Si tratta di un passo significativo di cui beneficeranno i cittadini e le imprese dell’Ue e della Repubblica di Moldova e che ci avvicinerà sempre di più mentre proseguite il cammino di candidatura all’adesione”, è stata l’accoglienza della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, nel suo incontro pre-riunione della Comunità Politica Europea con la presidente moldava, Maia Sandu. Una Dichiarazione voluta dalle istituzioni di Bruxelles e Chișinău, che hanno favorito l’impegno volontario degli operatori di telefonia mobile a offrire tariffe di roaming più basse per le chiamate, i dati e gli SMS. Ma l’obiettivo dichiarato è quello di “garantire un accordo di roaming a lungo termine e di portare la Repubblica di Moldova nell’area di roaming dell’Ue“, proprio come per i Balcani Occidentali (anche se la messa a terra è più complessa delle dichiarazioni).
In ogni caso, per arrivarci si parte dalla scadenza del primo gennaio 2024. Entro questa data – e almeno fino al 31 dicembre 2025, quando potrà essere rinnovata la Dichiarazione – dovranno essere garantiti prezzi al dettaglio “accessibili” e una valutazione di un tetto massimo per il roaming all’ingrosso per la fornitura di servizi di roaming “a un livello pari o inferiore al tetto massimo concordato al dettaglio”. A questo proposito, è fissata al primo ottobre 2023 la scadenza per concordare e annunciare “all’unanimità” una tetto massimo di prezzo al dettaglio. Dovranno poi essere rinegoziati gli accordi di roaming all’ingrosso, “per tenere conto della riduzione delle tariffe di terminazione internazionale”, ma bisognerà anche garantire offerte al dettaglio disponibili “per il maggior numero di utenti finali”. La Dichiarazione è aperta in qualsiasi momento alla firma di operatori che vorranno aggiungersi ai primi che hanno raccolto l’appello delle istituzioni Ue e moldave: il gruppo Orange – compresa Orange Moldova – il gruppo DT, il gruppo Telefonica, Moldtelecom e Moldcell.
L’obiettivo della Moldova sul ‘roaming gratuito’ Ue
Quello a cui si tenderà sul lungo periodo in Moldova sarà il regime di roaming gratuito in vigore sul territorio dell’Unione Europea. Nel 2017 era stata siglata un’intesa tra i Ventisette per un periodo di prova di cinque anni, scaduto il 30 giugno dello scorso anno. Grazie al via libera dei co-legislatori del Parlamento e del Consiglio dell’Ue alla proposta della Commissione Europea, il roaming gratuito è stato esteso fino al 2032. Le regole aggiornate permettono ai cittadini europei di continuare a fare chiamate, mandare messaggi e navigare online sul proprio smartphone alla stessa tariffa a casa e negli altri Stati membri.
Lavoratori e turisti che viaggiano sul territorio comunitario hanno diritto alla stessa qualità e velocità di connessione mobile – se le condizioni sono disponibili sulla rete del Paese Ue visitato – con il divieto di pratiche che riducono la qualità dei servizi di roaming (per esempio, passare la connessione da 4G a 3G). È gratuito l’accesso ai servizi di emergenza, sia per le chiamate sia per i messaggi di testo, inclusa la trasmissione di informazioni sulla geolocalizzazione. Sul territorio comunitario le tariffe all’ingrosso (il prezzo massimo che gli operatori si addebitano a vicenda quando i rispettivi clienti usano altre reti in roaming nell’Ue) sono limitate a 2 euro per gigabyte, e dal 2027 scenderanno a 1 euro. Se i consumatori superano i limiti previsti dal contratto con il proprio operatore, ogni costo aggiuntivo non può essere superiore ai massimali all’ingrosso.