Bruxelles – Cent’anni di Opera Festival, cent’anni del “primo made in Italy nella storia dell’uomo”. Le note dell’Aida, del Rigoletto, del Nabucco e della Tosca hanno trasformato per una serata il Parlamento Europeo nell’Arena di Verona, anticipando l’inaugurazione della centesima edizione dell’Arena di Verona Opera Festival, il “più grande spettacolo multimediale al mondo e il migliore modo di socializzare il teatro”. Con queste parole la direttrice artistica e sovrintendente della Fondazione Arena di Verona, Cecilia Gasdia, ha aperto il concerto L’Arena di Verona – Un’emozione europea, ospitato all’Eurocamera con il patrocinio della sua presidente, Roberta Metsola.
“La musica non conosce confini, è accessibile a tutti quelli che vogliono ascoltare, nessuna barriera la può ostacolare”, è stata l’accoglienza calorosa di Metsola a Gasdia: “Ha la stessa essenza dell’Ue, quella di abbattere muri ed essere uniti“. Un’intesa particolare quella tra la presidente del Parlamento Ue e la direttrice artistica veronese, intrattenutesi in un intenso scambio di battute prima del concerto e rinforzato dalla scelta dell’uso della lingua italiana da parte di entrambe per presentare il Festival che si aprirà il 16 giugno all’Arena di Verona: “È la lingua ufficiale del mondo dell’opera, tutti i cantanti lirici parlano l’italiano dei libretti d’opera”, ha ricordato Gasdia, prima di sedersi al pianoforte per accompagnare tre degli interpreti che quest’estate canteranno all’anfiteatro romano più antico attualmente in uso, la soprano Monica Conesa, il tenore Angelo Villari e il baritono Youngjun Park.
“Fare musica è l’attività più gioiosa possibile e l’espressione più perfetta di qualsiasi emozione”, ha chiuso il suo intervento Metsola, ricordando le connessioni tra “veronesi, italiani ed europei” che proprio la musica fa emergere attraverso le “storie di eroismo che l’Arena rende indimenticabili”. Storie come quelle emerse nelle arie cantate al Parlamento Europeo: da quella più celebre dell’Aida ‘Qui Radames verrà… oh patria mia’ all’intramontabile ‘E lucevan le stelle’ della Tosca, passando da ‘Pari siamo’ del Rigoletto e ‘Dio di Giuda’ del Nabucco, fino al fuoriprogramma ‘Libiamo ne’ lieti calici’ della Tosca. “È un’iniziativa che mette insieme molti elementi, l’Italia, l’Europa e il resto del mondo, celebrando tutte le maestranze e i tecnici che in cent’anni hanno lavorato per rendere l’Arena di Verona grandissima”, ha salutato il concerto l’ambasciatrice d’Italia in Belgio, Federica Favi. A farle eco il rappresentante permanente d’Italia presso l’Ue, Stefano Verrecchia: “I muri vengono abbattuti in occasioni così importanti, in cui l’Italia primeggia”.
La centesima edizione dell’Arena di Verona Opera Festival
La prima rappresentazione lirica all’Arena di Verona si tenne il 10 agosto 1913, promossa dal tenore veronese Giovanni Zenatello e dall’impresario teatrale Ottone Rovato per celebrare il centenario della nascita di Giuseppe Verdi. Come per la primissima edizione, anche la centesima si aprirà con l’Aida, la più celebre opera in quattro atti del compositore parmigiano. Quella del 2023 sarà appunto la centesima edizione e non la centodecima a causa delle sospensioni causate dalle due guerre mondiali e nel 2020 dalla pandemia Covid-19. “Sarà una stagione straordinaria”, ha anticipato la direttrice artistica Gasdia il cartellone che vede 50 serate da giugno a settembre “con otto titoli d’opera – di cui due nuove produzioni [Aida e Rigoletto, ndr] – e cinque spettacoli speciali”, tra cui il ritorno di Plácido Domingo e Roberto Bolle, e la primissima volta nella storia di Orchestra e Coro del Teatro alla Scala di Milano nell’anfiteatro veronese.
“Voglio ricordare che un milione di euro è stato stanziato dal governo per la centesima edizione, un segno di vicinanza della politica al territorio e alla cultura”, ha voluto sottolineare il promotore del concerto al Parlamento Ue, l’eurodeputato veronese Paolo Borchia (Lega): “Al Parlamento Europeo abbiamo voluto dare un palcoscenico e una vetrina emozionale”. Dopo l’anteprima a Bruxelles, il sipario è pronto ad aprirsi all’Arena di Verona per accogliere mezzo milione di spettatori in un’intera estate di musica lirica a Verona. Il cuore dell’Europa che abbatterà i muri e unirà il popolo europeo sulle note delle arie più celebri, che da cent’anni risuonano nell’anfiteatro romano più antico ancora in uso. Per celebrare il più grande made in Italy al mondo, candidato alla Lista del patrimonio culturale immateriale Unesco.