Bruxelles – Copernicus quale nuovo modo di concepire la difesa e rispondere alla guerra condotta via satellite. Una riconversione militare di quello che fin qui è stato concepito a soli fini civili. Il programma europeo di osservazione della Terra dallo spazio può essere la nuova frontiera dell’Ue in tempi di rinnovate tensioni e corse alla presenza orbitale già in atto. Gli Stati Uniti hanno una divisione spaziale apposita, la U.S. Space Force. La Russia già vanta 160 satelliti, di cui oltre 100 militari. La Cina ha avviato nel 2015 la sua politica spaziale volta a contrastare i sistemi statunitensi al fine di stabilire la propria supremazia nel cosmo, con l’obiettivo di diventare superpotenza globale nel settore entro il 2045. Ora l’Europa, sulla scia della guerra russa in Ucraina è chiamata a interrogarsi.
“Alla luce delle crisi causate dalle recenti tensioni ed eventi geopolitici, è diventata urgente un’analisi dei servizi e delle capacità del programma Copernicus”, rileva uno studio del centro ricerche del Parlamento europeo. Nell’analisi sulle principali sfide per il Vecchio continente, c’è spazio anche per lo spazio.” Le potenzialità della tecnologia satellitare, di fronte a reali minacce economico-militari, richiedono ulteriori e aggiornate analisi“. Ci sono, in sostanza, “nuove area di applicazione di Copernicus che potrebbero essere esplorate”. Quella militare è una di queste.