Bruxelles – E sono due. Dopo l’esperimento positivo con il partner di più lungo corso dell’Ue – gli Stati Uniti – è sono stati avviati i lavori del Consiglio commercio e tecnologia Ue-India, con l’obiettivo di avvicinare una delle potenze che avrà più peso sulla scena internazionale nel prossimo futuro e solidificare un rapporto strategico su molteplici fronti: tecnologico, commerciale, energetico, digitale.
“Condividiamo interessi comuni strategici e questa è un’ottima occasione di scambiare punti di vista sui nostri rispettivi approcci sulla cooperazione, sulla sicurezza economica e per spingere la connettività”, ha aperto i lavori del Consiglio commercio e tecnologia Ue-India il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue per l’Economia, Valdis Dombrovskis. A fargli eco la vicepresidente esecutiva per il Digitale, Margrethe Vestager: “Unione Europea e India non sono solo le più grandi economie mondiali, ma anche le più ambiziose sull’uso di tecnologie innovative, in cui le persone si sentano incluse”, prima di dare il via alla riunione co-presieduta con i ministri indiani per gli Affari esteri, Subrahmanyam Jaishankar, per il Commercio e l’industria, Piyush Goyal, e per lo Sviluppo delle competenze e l’imprenditorialità e per l’Elettronica e la tecnologia dell’informazione, Rajeev Chandrasekhar. Un forum definito “fondamentale” per aumentare il commercio bilaterale, “ai massimi storici, con un valore di 120 miliardi di euro di merci scambiate nel 2022“, di cui “17 miliardi in prodotti e servizi digitali”.
La riunione ministeriale si è basata su tre gruppi di lavoro: tecnologie strategiche, governance digitale e connettività digitale, tecnologie energetiche verdi e pulite e commercio, investimenti e catene del valore resilienti. Per quanto riguarda il primo tema, le due parti spingeranno sulla cooperazione su progetti di ricerca e sviluppo in materia di calcolo quantistico e ad alte prestazioni per contribuire ad affrontare sfide come il cambiamento climatico e le catastrofi naturali e migliorare l’assistenza sanitaria attraverso la medicina personalizzata. Focus anche sul divario di competenze digitali da colmare, sulla standardizzazione del 5G, delle telecomunicazioni e dell’Internet of things. Sul piano delle tecnologie pulite, il lavoro si concentrerà sulla gestione delle acque reflue – compresi i rifiuti di plastica e la trasformazione dei rifiuti in idrogeno – sul riciclo delle batterie per i veicoli elettrici e sugli standard attraverso la ricerca prenormativa. E infine è stata stabilita la necessità di lavorare per “risolvere le questioni bilaterali di accesso al mercato e di scambiare informazioni sui rispettivi meccanismi di screening degli investimenti diretti esteri”.
Il partenariato Ue-India
I rapporti tra Ue e India sul piano del partenariato strategico si sono stretti in particolare negli ultimi due anni, dopo il vertice Ue-India in videoconferenza a Porto dell’8 maggio 2021. In quell’occasione la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, del Consiglio Ue, Charles Michel, e il primo ministro indiano, Narendra Modi, hanno raggiunto tre intese su connettività, commercio e sanità, fondate su due pilastri comuni: la ripresa dei negoziati per un accordo di libero scambio e il sostegno dell’Ue durante la crisi sanitaria Covid-19. La nuova alleanza si fonda sulla volontà di “contribuire a un mondo più sicuro, più verde, più pulito, più digitale, resiliente e stabile”, con l’obiettivo dichiarato di riprendere i negoziati sul libero scambio iniziati nel 2007 e interrotti nel 2013.
Sul tavolo ci sono questioni climatiche, energetiche, di digitalizzazione e connettività. Proprio queste ultime tematiche hanno acquistato sempre più spazio all’interno del partenariato Ue-India, con l’idea di una cooperazione tecnologica che si basi sull’intelligenza artificiale, la sicurezza delle reti, lo sviluppo di infrastrutture e il calcolo quantistico. Per mettere a terra questa cooperazione, il 25 aprile dello scorso anno la presidente von der Leyen e il premier Modi hanno annunciato l’avvio dei lavori del Consiglio commercio e tecnologia Ue-India, anche per sviluppare un impegno strategico “approfondito e congiunto” di fronte alle tensioni geopolitiche in evoluzione dopo lo scoppio della guerra russa in Ucraina. Nel corso della missione di due giorni a Nuova Delhi da parte della leader dell’esecutivo comunitario sono state definite le direttrici di intervento per la cooperazione bilaterale: dal commercio alla tecnologia, fino all’energia. Un meccanismo di coordinamento strategico che si inserisce nello sforzo di Bruxelles di allontanare l’India dalla relazione di lunga durata con la Russia, particolarmente forte per quanto riguarda l’industria della difesa.
Il modello su cui si basa il nuovo meccanismo di coordinamento tra Bruxelles e Nuova Delhi è quello del Consiglio commercio e tecnologia tra Ue-Stati Uniti, lanciato a Pittsburgh nel settembre 2021. Il Consiglio permetterà alle due parti di “allineare le politiche e affrontare le sfide comuni” in settori cruciali per il “progresso sostenibile dell’economia europea e indiana”, è quanto confermato al momento del lancio da parte dei due leader. All’orizzonte rimane sempre il pesce grosso per l’Unione: rilanciare i negoziati per un accordo globale, con i team negoziali chiamati a definire gli accordi commerciali e di investimento necessari.