Bruxelles – È arrivato il via libera definitivo al Regolamento contro i prodotti da deforestazione importati nell’Unione Europea. Dopo il confronto di lunedì (17 aprile) gli eurodeputati hanno approvato definitivamente con 552 voti a favore, 44 contrari e 43 astenuti la legislazione comunitaria ritagliata su misura sull’obiettivo di contrastare l’espansione agricola abusiva di soia, olio di palma, legno, cacao, caffè e gomma e l’allevamento di bovini su terreni che hanno subito deforestazione in qualsiasi parte del mondo.
Si tratta dell’approvazione definitiva del Regolamento presentato dalla Commissione Ue (ora manca solo l’endorsement del Consiglio), secondo l’accordo raggiunto il 6 dicembre dello scorso anno tra i co-legislatori del Parlamento e del Consiglio dell’Ue: “La superficie delle foreste si riduce ogni anno di 10 milioni di ettari, questa normativa è un’urgenza”, ha affermato in apertura del dibattito il relatore Christophe Hansen (Ppe): “Rintracciare i prodotti da deforestazione è una grande sfida e dobbiamo sostenere i piccoli agricoltori perché possano rispettare la normativa, tutto il mondo ci sta guardando”.
Tutto questo si basa sulla considerazione che i 27 Stati membri Ue sono il secondo maggiore importatore al mondo di prodotti legati direttamente o indirettamente alla deforestazione. E una delle cause principali della pressione sulle foreste riguarda proprio l’espansione agricola legata a materie prime come soia, carne bovina, olio di palma, legno, cacao e caffè. Secondo un rapporto del Wwf sulla conversione di circa 5 milioni di ettari di foreste in terreno agricolo all’anno tra il 2005 e il 2017, sei anni fa l’Ue rappresentava il 16 per cento delle importazioni mondiali associate al commercio di prodotti legati alla deforestazione, per un totale di 203 mila ettari e 116 milioni di tonnellate di CO2. Meno della Cina (24 per cento), ma come l’India (9) e gli Stati Uniti (7) messi insieme. Sempre secondo gli stessi dati, l’Italia era al secondo posto nell’Ue con 35.800 ettari, alle spalle solo della Germania.
Secondo l’intesa approvata dall’Eurocamera, sarà vietata l’importazione di prodotti che provengono da terreni deforestati dopo il 31 dicembre 2020. La stretta interessa in particolare l’olio di palma, il legno, la carne bovina e la gomma, ma anche diversi materiali associati, come la pelle, il cioccolato, i mobili, la carta stampata e il carbone. Per la prima volta saranno le stesse aziende importatrici a essere ritenute responsabili della propria catena di approvvigionamento, dal momento in cui dovranno raccogliere informazioni geografiche precise sui terreni agricoli di produzione di ciò di cui si riforniscono (anche attraverso immagini satellitari). Gli Stati membri dovranno invece garantire sanzioni contro le aziende che non si conformeranno alla legislazione comunitaria. “L’Ue vuole assumere la leadership nella lotta per la difesa della biodiversità e contro il cambiamento climatico, con un segnale forte a tutte le principali economie”, ha confermato la commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, intervenuta al dibattito in Aula: “È possibile realizzare una legislazione contro la deforestazione, a prescindere che sia legale o illegale nel Paese di produzione, ma dobbiamo introdurre le infrastrutture per applicare questo Regolamento“, ha poi avvertito.