Bruxelles – Attraversamenti irregolari di migranti triplicati nel Mediterraneo centrale nei primi tre mesi dell’anno. Nel periodo gennaio-marzo 2023 l’Agenzia di guardia costiera e di frontiera europea, Frontex, ha registrato 27.651 persone in rotta tra le coste del nord Africa e quelle italiane. Un aumento del 305 per cento rispetto al primo trimestre 2022. E’ “il triplo rispetto a un anno fa”, fa sapere l’organismo Ue nel diffondere i dati sui flussi irregolari. Non solo. Soltanto a marzo i rilevamenti totali su questa rotta sono aumentati di “quasi nove volte rispetto allo scorso anno, superando quota 13mila”.
I numeri confermano le preoccupazioni dell’Italia, che parla di emergenza e che è in contatto con la Commissione europea per cercare di attivare il meccanismo di sostegno a fronte dell’aumento degli sbarchi e degli arrivi. Inoltre si riconoscono le ragioni del governo Meloni sulla traffico di esseri umani, quando Frontex sostiene che lungo la rotta del Mediterraneo centrale “i gruppi della criminalità organizzata hanno approfittato del clima migliore e della volatilità politica in alcuni paesi di partenza per cercare di far passare clandestinamente il maggior numero possibile di migranti dalla Tunisia e dalla Libia”. Da qui, secondo l’Agenzia dell’Ue, arrivano soprattutto cittadini di Costa d’Avorio, Guinea e Pakistan.
Il numero di attraversamenti irregolari lungo la rotta che interessa l’Italia in modo diretto, nel primo trimestre dell’anno, è quello che dà a Roma il senso dell’urgenza. Su un totale di 54mila nuovi casi registrati, più della metà riguarda le imbarcazioni dirette verso lo Stivale. Da Frontex dunque la conferma che timori e preoccupazioni del governo non sono ingiustificati.