Bruxelles – Quasi 179 miliardi di euro. Tanto vale il contributo del Fondo di coesione per le regioni più svantaggiate degli Stati membri dell’Ue. La Commissione europea, in occasione del 30esimo anniversario dalla creazione dello speciale strumento di sostegno finanziario, traccia un bilancio della portata degli aiuti europei.
Creato nel quadro del trattato di Maastricht come necessario complemento del mercato unico nel pacchetto di strumenti della politica di coesione, il Fondo di coesione è una delle cinque diverse fonti di finanziamento per il rilancio dei territori. Dedicato agli Stati membri con un reddito nazionale lordo (RNL) inferiore al 90 per cento della media Ue per promuovere la convergenza tra le economie europee, ha il compito di sostenere gli investimenti nelle infrastrutture dei trasporti e nella protezione del clima e dell’ambiente.
I beneficiari del Fondo di coesione erano originariamente Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna (1994-1999). Dal 2004 il Fondo sostiene Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria, Bulgaria e Romania (dal 2007) e Croazia (dal 2013).
Il bilancio del Fondo di coesione si è notevolmente ampliato dopo l’allargamento del 2004. Si è passati da 18 miliardi di euro nel periodo 1994-1999 a 30,6 miliardi di euro nel 2000-2006, fino a raggiungere 68,5 miliardi di euro nel 2007-2013 e 61,4 miliardi di euro nel 2014-2020. Totale: 178,5 miliardi, i quasi 179 miliardi di cui si vanta l’esecutivo comunitario.
“Il Fondo di combinato ha dimostrato la sua capacità di stimolare la convergenza, la competitività e lo sviluppo sostenibile, come pure il mercato interno”, sottolinea Elisa Ferreira, commissaria per la Coesione. “È uno dei principali fattori che contribuiscono a creare condizioni più eque nell’Unione ed è uno degli strumenti di sostegno dell’Ue più esemplari: ponti emblematici, ferrovie e metropolitane moderne ed efficienti, aeroporti e impianti di trattamento dei rifiuti e delle acque sostenute tramite questo Fondo hanno migliorato le vite di milioni di europei e ammodernato interi paesi”.