Bruxelles – Ristrutturare, riqualificare e ricostruire strutture sportive e culturali esistenti in Italia, migliorandone l’accessibilità e la sostenibilità ambientale. Questo è l’obiettivo principale del finanziamento da 100 milioni di euro concesso dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) all’Istituto per il credito sportivo (Ics), la banca pubblica italiana che promuove lo sviluppo sostenibile e inclusivo del Paese attraverso il supporto finanziario ai settori dello Sport e della Cultura.
Le risorse arriveranno, tramite l’Ics, a Enti Locali e soggetti pubblici in Italia, che potranno finanziare progetti per sostenere la ristrutturazione, riqualificazione e ricostruzione di impianti sportivi e culturali esistenti. “Le strutture sportive e culturali non solo svolgono un ruolo fondamentale per promuovere l’integrazione e valori sani ai giovani, ma contribuiscono significativamente alla crescita economica e alla rivitalizzazione dei centri urbani”, ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della Bei. “Grazie a questo nuovo accordo verranno ricostruiti o ristrutturati impianti sportivi e culturali in tutta Italia, prestando particolare attenzione all’inclusione sociale e alla sostenibilità ambientale, due priorità assolute per la banca dell’Unione Europea”, ha aggiunto.
Con l’obiettivo di promuovere la rigenerazione urbana, l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale, sono inoltre previste opere che contribuiranno ad eliminare barriere architettoniche e altre misure di accessibilità, interventi di efficientamento energetico e la costruzione di piste ciclabili al fine di promuovere la mobilità sostenibile nel Paese. Soddisfatta Antonella Baldino, presidente di Ics, sicura che grazie alla partnership con la Banca europea per gli investimenti “l’Istituto sarà in grado di ampliare la leva finanziaria a disposizione delle politiche di investimento degli Enti Locali nei settori dello Sport e della Cultura, fornendo le risorse necessarie per realizzare e completare più vasti e articolati progetti di riqualificazione urbana, con maggiori ricadute per il territorio”.