Bruxelles – Elettronica, biotecnologia, trasporti, farmaceutica. L’Unione europea dell’innovazione non si ferma. Nel 2022 sono state 193.460 le domande per il riconoscimento di nuove soluzioni presentate all’Ufficio europeo dei brevetti (Epo). “Un nuovo numero record”, sottolineano dall’organismo di Monaco di Baviera, che fa registrare un aumento del 2,5 per cento rispetto alle richieste di riconoscimento di nuove idee del 2021. Numeri che indicano inoltre come “l’innovazione è rimasta robusta lo scorso anno nonostante la pandemia e le incertezze economiche in tutto il mondo“. Un’assenza di paure che contraddistingue anche l’Italia.
I primi cinque paesi dell’UE per numero di invenzioni nel 2022 sono Germania (24.684), Francia (10.900), Paesi Bassi (6.806), Svezia (5.036) e Italia (4.864). Numeri che premiano le eccellenze ‘made in Italy’ nel campo dell’innovazione, certo, ma che comunque mostrano una volta di più i ritardi e le difficoltà rispetto ai partner a dodici stelle. La capacità tricolore di trovare nuove soluzioni è, in termini di brevetti, quasi sei volte meno quella tedesca, e la metà e più di quella francese. Senza contare che guardando alle variazioni su base annua, l’indice italiano registra una flessione. Anche se il sistema Paese non è solo e neppure l’unico. Le domande di brevetto dai paesi dell’UE27 sono diminuite in media dello 0,5 per cento.
La comunicazione digitale (+11,2 per cento dal 2021) è stata ancora una volta il campo con il maggior numero di domande di brevetto all’EPO, seguita da vicino dalla tecnologia medica (+1 per cento) e dalla tecnologia informatica (+1,8 per cento). Il forte aumento delle domande di brevetto nelle tecnologie digitali permea altri settori, come la sanità, i trasporti e l’agricoltura. L’area delle macchine elettriche, degli apparecchi, dell’energia (+18,2 per cento), settore che comprende le invenzioni legate all’energia pulita, è stata quella in più rapida crescita tra i primi dieci settori tecnologici, trainata anche dal boom delle tecnologie delle batterie.
Anche i settori dei semiconduttori (+19,9 per cento) e delle tecnologie audiovisive (+8,1 per cento) sono in forte crescita, seppur partendo da una base ridotta. L’attività brevettuale nel settore farmaceutico ha continuato la sua costante crescita (+1,0%). Anche le biotecnologie (+11 per cento) hanno continuato a crescere.
C’è anche tanto ‘green-tech’ di nuova generazione in questi numeri. “Sull’innovazione verde c’è stata una crescita solida e sostenuta delle domande relative alle tecnologie energetiche pulite e ad altri mezzi che creano, trasferiscono e immagazzinano elettricità”, sottolinea il presidente dell’Epo, António Campinos. “È questo boom in corso che sta guidando la transizione energetica”.